Al Tavern di Arquà Petrarca la Cena degli Sfogetti dello Zio Mario
Una cena diventata ormai un evento atteso, irrinunciabile per i tanti, molti giornalisti enogastronomici e non, amici e colleghi di Mario Stramazzo, (Zio Mario affettuosamente e scherzosamente chiamato), Accademico della Cucina non chè giornalista.
La Cena degli Sfogetti ideata e costruita, anno dopo anno, dallo Zio Mario con lo scopo di riunire a tavola giornalisti di testate diverse, concorrenti fra loro. Come diceva Mario Stamazzo ” é l’unica cena dove i giornalisti pagano il conto, per esserci.”
Il momento conviviale di spontanea e sincera amicizia, per ricordare con grande affetto Mario Stramazzo, si terrà martedì 12 settembre, alle 20, al ristorante Tavern di Arquà Petrarca.
Alla serata saranno presenti in massa (quasi un’invasione) i granchi blu, gli agguerriti crostacei che stanno devastando l’ecosistema della laguna veneta e mettendo a serio rischio l’attività di migliaia di pescatori del Veneto e dell’Emilia.
Una volta fronteggiati con le “armi” di cucina del patron Roberto Veronese e degli chef, ci “faranno dolcemente compagnia” sotto forma di saor di moeca di granchio blu, con bottarga di tuorlo marinato.
Un’entrée spettacolare e decisamente al passo con i tempi, dopo la classica infornata di antipasti in piedi forniti dalla sapienza e dalla generosità di molti amici artigiani del gusto.
Nel primo piatto, la terra – sebbene “allagata” di acqua dolce – si dà la mano con il mare grazie al risotto alle seppie con il loro nero, gocce di maionese alla curcuma e pepe fruttato.
E poi finalmente spazio ai protagonisti più attesi: agli sfogetti, che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Questa festa, a Monselice anni fa, partì con loro.
Grazie a loro…Dapprima una manciata di giornalisti e pochi amici.
Poi, anno dopo anno, il numero aumentò.
Ma la Cena degli Sfogeti dello Zio Mario va molto oltre per portare all’ombra dei Colli Euganei la carne della macelleria Martini, la fantasia di Roberto Zanca, l’oca dal multiforme ingegno di Michele Littamé, il cacio misterioso e blu di Enrico Panzarasa, l’oro verde sotto forma di olio di Evo del Borgo e i liquori e confetture collinari di Scarpon.
Nei calici le meraviglie enologiche di Giorgio Salvan – Vigne del Pigozzo, Zanovello-Ca’Lustra, Bertazzo 1840, Monte Cecilia, Piandimare e Tenuta La Presa.
E i vini di Giovanni Puiatti, storica presenza alla Festa degli Sfogeti.
Quest’anno gli Sfogi porteranno un’opera di bene a favore di Casa Priscilla, di Padova che dà supporto a minori, mamme, donne maltrattate e nuclei familiari in difficoltà per 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
Sorella Miriam e i suoi volontari saranno presenti alla serata per raccontare quel che fanno ogni giorno.
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