Trabocco è il nuovo marchio per gli Spumanti Abruzzesi
La vinificazione e la produzione di vini spumanti in Italia è aumentata considerevolmente negli ultimi anni.
La valorizzazione delle nostre bollicine interessa oramai tutte le regioni. Il grande successo internazionale del Prosecco ha spinto cantine ubicate al di fuori dei classici territori spumantistici a iniziare una produzione.
In Abruzzo molti vignaioli si sono interessati non solo recentemente alle bolle. Per valorizzarle il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo ha creato il marchio collettivo Trabocco ispirandosi ad una delle icone più conosciute della regione.
Nel 2010 in occasione della formalizzazione della Denominazione Abruzzo era stata compresa la tipologia Spumante.
Le opzioni di vinificazione erano di ottenere vini sia da Metodo Classico che da Metodo Italiano, sia bianchi che rosati.
Nel 2018 inizia un percorso finalizzato a fondere il progetto spumanti con il territorio che ha portato alla registrazione nel 2020 del marchio collettivo Trabocco.
Il marchio tutela solamente i vini spumanti vinificati con Metodo Italiano e derivati da uve autoctone abruzzesi. Esse sono Cococciola, Montepulciano d’Abruzzo, Montonico, Passerina, Pecorino e Trebbiano.
Queste uve sono particolarmente predisposte per la spumantizzazione e caratterizzano assai bene le bollicine abruzzesi.
Sono quattro le cantine che fino ad ora hanno ottenuto di potersi fregiare del marchio Trabocco: Casal Thaulero, Citra, Eredi Legonziano e Vin.Co.
A breve queste aziende proporranno al mercato le loro bollicine nelle tipologie Brut, Extra Dry, Bianco e Rose’.
Molte cantine d’Abruzzo stanno investendo nella produzione di spumanti con la prospettiva di ottenere ottimi risultati.
L’Abruzzo diventerà certamente una realtà per la produzione di bolle mentre gode già della fama meritata di regione conosciuta per i suoi grandi vini rossi.
Umberto Faedi
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