Un nuovo strumento di lavoro per l’enologia realizzato dalla società toscana Drunk Turtle.
In anteprima assoluta, alla 49^ edizione del Vinitaly, si potranno ammirare i primi vasi vinari al mondo in coccio pesto. Drunk Turtle ha inventato un vaso vinario in cocciopesto che ha dimensioni adeguate anche per quantitativi maggiori rispetto alle anfore, fatto di un materiale totalmente naturale, nobile e poroso così da consentire una micro ossigenazione del vino.
Dalla forma ovoidale, facilita la condensazione dei gas della fermentazione e la creazione di moti convettivi utili al mosto e un’estetica che lascia il segno. Il materiale selezionato da Drunkle Turtle è il cocciopesto, usato dai Romani e conosciuto dai Fenici.
Questa antica miscela, composta da fermenti di laterizi macinati, sabbia, legante cementizio in bassa percentuale e acqua declorata ha caratteristiche, come la longevità, la resistenza ed un’elevata porosità, che la rendono unica ed irripetibile.
Drunkle Turtle, si affaccia sul mercato anche con un altro prodotto: un vaso vinario in getto di cemento 525 (titolo che sta ad indicare la tipologia più pregiata disponibile), sabbia lavata, fibre di rinforzo naturali e acqua non clorata.
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