La storia del Trentino raccontata sorseggiando un calice di vino
Il prof. Attilio Scienza, l’archeologa Rosa Roncador e il giornalista Nereo Pederzolli hanno dato alle stampe un bellissimo volume che racconta la storia del Trentino,
la cultura e le tradizioni attraverso quello che un tempo era un alimento prezioso e oggi è diventato un bene edonistico, uno “status symbol” della società dei consumi: il vino.
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Tre autori con competenze e punti di vista differenti: il prof. Attilio Scienza, l’archeologa Rosa Roncador e il giornalista Nereo Pederzolli.
Hanno unito le forze per dare alle stampe con il prezioso apporto di Daniela Webber per la parte grafica, un’opera monumentale sul vino trentino utilizzando un approccio multidisciplinare.
Il volume (splendide le foto e le illustrazioni) racconta il territorio attraverso la storia, la cultura, le tradizioni, gli aneddoti.
Una storia che affonda le radici nell’antichità e che ha accompagnato di pari passo l’uomo nel corso dei secoli.
Il volume dal titolo emblematico “Raccontare il Trentino del Vino” è stato presentato nel salone d’onore di Palazzo Trautmannsdorf, sede del Consorzio Vini del Trentino, alla presenza dell’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni.
“Non è un libro di enologia per addetti ai lavori – ha precisato Attilio Scienza – ma un sussidiario che racconta il Trentino nei suoi vari aspetti culturali.
La tradizione non deve essere in contrapposizione con il futuro. Abbiamo recuperato il valore, la storia di un patrimonio culturale di un intero territorio. Il vino va bevuto in un contesto di narrazione ed è proprio questo lo scopo di tale pubblicazione”.
L’approccio interdisciplinare: storia, cultura, tradizioni
L’idea di un libro che raccontasse il Trentino del vino è nata durante il percorso di formazione EnoturLAB
avviato in Piana Rotaliana Königsberg, nel 2019, in collaborazione con Trentino School of Management e con il sostegno di Trentino Marketing.
L’obiettivo del progetto era «aprire» le aziende vitivinicole del territorio al turista affinché potesse conoscere l’enorme potenziale della zona e vivere un’esperienza unica.
Per riuscire però a trasmettere tutta la ricchezza che la narrazione del vino porta con sé, era necessario raccoglierla in un testo di riferimento, da utilizzare come spunto per le visite e le esperienze in cantina.
Si è reso dunque indispensabile unire le forze con il Consorzio Vini del Trentino, utilizzando un approccio multi e interdisciplinare che potesse far dialogare contenuti di carattere storico, archeologico ed etnografico con quelli più tecnici riferiti alla geologia dei terreni, al clima, ai vitigni, in una parola al “terroir”.
Il tutto in modo divulgativo e con un linguaggio piacevole e accattivante. Da questo sforzo congiunto è nato il volume «Raccontare il Trentino del Vino».
L’assessore al Turismo Failoni: “La Bibbia del vino trentino”
«Grazie all’impegno di tutti e lavorando a 360 gradi, sull’intera filiera, negli ultimi anni – ha detto l’assessore Failoni – è cresciuta la consapevolezza di quanto sia importante valorizzare il rapporto fra il turismo e i nostri prodotti di eccellenza, come il vino.
L’enoturismo, del resto, è un settore in forte crescita e noi dobbiamo saper cogliere le opportunità offerte dal mercato, coinvolgendo tutti gli operatori che lavorano sul territorio.
Questo libro, per cui ringrazio gli autori e gli enti che ne hanno promosso il progetto – ha aggiunto – può dunque diventare una sorta di Bibbia per i vari attori della filiera del vino, da coloro che lo producono a coloro che lo commercializzano, fino a quanti, albergatori, ristoratori o baristi lo servono ai clienti».
La pubblicazione è opera di tre autori che hanno cercato di affrontare la tematica da tre punti di vista differenti: il professore, Attilio Scienza, il giornalista, Nereo Pederzolli e l’archeologa Rosa Roncador.
Tre personalità importanti, che con le loro competenze storiche, tecniche e divulgative, hanno unito in questo volume le loro forze, dando vita a un libro che potrà interessare non solo ai vignaioli, ai produttori e a coloro che si occupano della commercializzazione e della divulgazione del vino, ma anche ai tanti consumatori o, come si dice oggi, wine lovers, ovvero coloro che vogliono sapere cosa stanno bevendo.
Un viaggio attraverso i secoli: migliaia di anni condensati in un bicchiere
Come scrive il professor Danilo Gasparini nella prefazione «il libro ci conduce per mano, attraverso i secoli, condensando migliaia di anni in un bicchiere».
È quello che hanno fatto gli autori, ripercorrendo i secoli fino alla contemporaneità, per poi passare al racconto del «terroir» inteso come insieme di elementi naturali e antropici: non solo strutture realizzate, ma anche competenze e conoscenze che caratterizzano un luogo e che lo rendono unico.
Non poteva mancare l’approfondimento dedicato al clima «una variabile che ha dettato e detterà i ritmi dello sviluppo e che preoccupa per il futuro».
Nel corso dei secoli l’uomo e la vite hanno saputo affrontare anche congiunture sfavorevoli, come le piccole glaciazioni. Un messaggio di speranza di fronte alla grave crisi climatica dei nostri giorni.
Non poteva mancare, all’interno della pubblicazione, una dettagliata ed esaustiva ampelografia trentina comprensiva delle novità legate ai vitigni resistenti e in conclusione sono state ricordate alcune delle numerosissime storie di quei trentini, ma non solo, che per necessità hanno dovuto lasciare le loro terre portando con sé e diffondendo i saperi legati alla coltivazione della vite.
La metamorfosi del vino: da alimento a bene edonistico, a status symbol
Un libro di cultura del vino, non certo un trattato di enologia, che racconta tutto quello che c’è attorno al vino che da alimento è diventato un bene edonistico o addirittura uno status symbol.
«Questo libro – hanno gli autori – è stato un viaggio anche per noi che abbiamo potuto navigare tra queste pagine discutendo, raccontando e potendo godere reciprocamente delle conoscenze e dei punti di vista di ognuno di noi.
Sono stati giorni che rimarranno nella nostra memoria con la speranza di essere riusciti – un professore, un giornalista e un’archeologa – a restituire un quadro il più possibile completo (e speriamo gradevole) della bellezza del territorio viticolo trentino e delle verità che i suoi suoli spesso celano».
Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’assessore al Turismo Roberto Failoni, il presidente del Consorzio di Tutela Vini del Trentino, senatore Pietro Patton, l’amministratore delegato di Tsm-Trentino School of Management, Delio Picciani e la presidente del Consorzio Turistico Piana Rotaliana Königsberg, Daniela Finardi. In alto i calici. Prosit! (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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