A cena con Edoardo Fumagalli e le bollicine Ferrari
Lo chef stellato di Locanda Margon protagonista della serata gourmet al Ristorante Casaliva dell’Astoria Resort
Hotel di Riva del Garda. Tema: la montagna.
Che cos’è il piacere?
Ci sono molti modi per identificarlo: è un’esperienza, un sentimento, una sensazione che appaga un desiderio, uno stato d’animo che riempie il cuore di felicità.
Può essere materiale o spirituale: contemplare un paesaggio, essere rapiti (la famosa sindrome di Stendhal) dalla bellezza di un quadro, dalla maestosità di una scultura, dalla bellezza del creato.
Ma può essere anche l’emozione che si prova a tavola davanti ad un piatto che l’estro creativo di uno chef riesce a trasformare in un’opera d’arte.
Ecco è proprio questa la motivazione che ha spinto Vanessa Miorelli, proprietaria con il marito Christian dell’Astoria Resort Hotel, il quattro stelle lusso di Riva del Garda, a promuovere una serie di eventi che celebrano il bello e il buono della vita.
Lo ha fatto pensando ai suoi ospiti e a tutti gli amanti del buon cibo e del buon vino.
La rassegna enogastronomica è stata inaugurata il mese scorso dallo chef stellato Mattia Bianchi di Amistà del Byblos Art Hotel, sontuosa villa cinquecentesca a Corrubbio di Negarine, nel cuore della Valpolicella.
Tema: il vento, che soffia costante nell’Alto Garda, interpretato a tavola con un delizioso menu a base di pesce: salmerino alpino in saor; bigoi con le sarde e ostriche rosa; baccalà alla vicentina.
Nei giorni scorsi altra performance, protagonista sempre al Ristorante Casaliva dell’Astoria Resort di Riva del Garda lo chef stellato di Locanda Margon Edoardo Fumagalli che è riuscito ad emozionare gli ospiti con un racconto del territorio dalle mille sfaccettature.
Da un’accurata ricerca delle materie prime è nato un menu dai profumi dolomitici: chips di polenta di Storo e alghe di acqua dolce; salmerino alpino affumicato con bouquet di vegetali, cereali croccanti e dressing di mosto d’uva Chardonnay;
risotto mantecato con bisque di trota delle Giudicarie e tartufo nero della Valle dei Laghi; lo Yak della Val D’Ambiez con spuma di funghi, crostini dorati e scalogno in agrodolce.
Un tripudio di sapori accompagnato dalle bollicine Trentodoc Ferrari (Maximum Blanc de Blancs, Ferrari Perlè 2017, Riserva Lunelli 2015)
e da un elegante Pinot Nero Maso Montalto 2018 delle Tenute Lunelli, raccontati dal Retail Manager del gruppo Ferrari Alessandro Della Penna.
Ad aprire e chiudere la golosa scaletta di Edoardo Fumagalli, le stuzzicanti proposte del Pastry chef Matteo Trinti, anima e corpo del laboratorio di alta pasticceria Garda Foodie creato da Vanessa Miorelli e premiato di recente dalla Guida Pasticceri e Pasticcerie del Gambero Rosso come migliore pasticceria salata.
Suo il broccolo di Torbole con capperi e acciughe e il patè di fegatini di coniglio al cioccolato fondente, suo il panettone Garda alle olive e limoni canditi, un irresistibile impasto di fragranza, dolcezza e aromi afrodisiaci.
Del fascino della montagna e del suo rapporto a tratti simbiotico con l’uomo ha parlato Mauro Girardi, alpinista che ha scalato le vette più alte del mondo, da Oriente a Occidente.
Dopo aver vissuto esperienze eroiche in Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Malesia, Thailandia, Perù, Bolivia, Equador , Cile, Messico, Guatemala, nel 1977,
dopo alcune spedizioni in Canada, Alaska, Patagonia e Argentina, con l’amico Polo Tassi ha attraversato le Alpi con gli sci da telemark dall’Austria alla Francia dormendo in tenda, nei bivacchi di fortuna, nei rifugi.
Nel Duemila, conseguito il patentino di guida alpina, ha scelto Arco come suo “buen retiro”, immerso nella natura a tratti selvaggia del Garda trentino.
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