È festa per il Marrone DOP a San Zeno di Montagna
Incastonato alle prendici del Monte Baldo e baciato dalle miti brezze del Lago di Garda su cui si affaccia, San Zeno di Montagna è salito agli onori della cronaca per la sua eccellenza, il Marrone.
Da non confondere con la castagna appartenente alla stessa famiglia. Si diventa Marrone infatti, dopo una lunga selezione fatta di innesti e potature sulla pianta a rendere il frutto più grande, più dolce e croccante.
Per festeggiare questa delizia, per tre fine settimana a partire dal 22 ottobre si potranno gustare nel Comune veronese piatti a base dello squisito prodotto e partecipare al mercatino dei sapori.
La 19^ edizione la Festa del Marrone di San Zeno Dop propone appuntamenti per tre fine settimana. Un ricco programma di eventi e la possibilità di acquistare il dolce frutto durante i weekends del 22/23 e 29/30/31 ottobre e a novembre, l’1 il 5 e il 6.
Non solo possibilità di acquistarli ma anche di degustarli nelle varie declinazioni: arrosto o lessati oppure come ingrediente principale di piatti tipici magari accompagnati dalla birra alle castagne e dai vini locali.
E ancora il minestrone di marroni, ricetta tradizionale a base di verdura, fagioli e marroni accompagnato dall’olio extravergine d’oliva del Garda, perfetto abbinamento del Marrone come decretato dalla giuria di giornalisti e food blogger riuniti alla Taverna Kus dove lo chef Stefano Lorenzi ha proposto cinque piatti a tema.
Un’annata il 2022 che si prospetta ottima per qualità e quantità. Una produzione che quest’anno si attesta sui 300 quintali, gran parte dei quali biologici, coltivata nei circa 200 ettari nei vari Comuni previsti dal disciplinare dalla DOP, a partire da San Zeno di Montagna, situati tra i 250 e 900 mt. s.l.m. nella zona fra il Lago di Garda e il Monte Baldo, in provincia di Verona.
«L’annata quest’anno è positiva, nonostante la siccità, con la raccolta in anticipo di sette/dieci giorni. Per fortuna, le piogge di agosto hanno permesso la corretta formazione del frutto» racconta il presidente del Marrone di San Zeno Dop Simone Campagnari che aggiunge: «Il luogo ideale per assaggiare il Marrone e per acquistarlo è proprio la manifestazione che si tiene ogni anno.
La bellezza dei luoghi, la vista sul Baldo e sul Lago di Garda, fanno da cornice alla celebrazione di una coltura antica e tradizionale. Nella comunità del Monte Baldo la castanicoltura ha rappresentato nei secoli passati una risorsa economica importante con i primi riferimenti storici sulla coltivazione del castagno che risalgono al Medioevo.
È intorno al 1920 che la coltura si è sviluppata come produzione più razionale e attenta. Gli alberi sono secolari ed è preferibile recuperare i vecchi anziché piantarne di nuovi poiché ci vogliono circa venti anni per andare in produzione: chi pianta castagni lo fa per i figli perché saranno loro a raccoglierne i frutti».
A San Zeno di Montagna però, non ci saranno solo i Marroni; prosegue infatti Campagnari: «Un’altra coltura significativa del luogo è quella della noce che si coltiva in circa dieci ettari, venduta durante la manifestazione del Marrone si può conservare per un anno intero»
Una festa che nasce dall’idea del Consorzio di Tutela del Marrone, creato nel 2003 dopo il riconoscimento europeo della DOP per difendere e tutelare la produzione e il commercio del Marrone e per salvaguardarne la tipicità e le peculiarità.
Un’opportunità per spaziare con la fantasia tra la versatilità, sia nel dolce che nel salato, del Marrone di San Zeno Dop la offre la locale Taverna Kus con un menu a base di castagne e Marroni con intriganti proposte in competizione:
1) Ingrediente, coniglio: Fagottino di coniglio allevato a fieno con marroni di San Zeno e verza.
2) Ingrediente, verdure: Minestrone di marroni di San Zeno.
3) Ingrediente, formaggio: Formaggi di capra e di latte vaccino con mostarda di pere e marrone di San Zeno.
4) Ingrediente, olio extravergine Garda Dop: Marroni di San Zeno bolliti con olio del Garda e vaniglia.
5) Ingrediente, mirtilli:Bignè di cacao ripieno di ganache montata ai marroni e cuori di mirtillo su spaghetti ai Marron Glacé e sorbetto al mandarino.
Per conoscere le attività della Festa, è possibile seguire i social network.
Facebook: Consorzio del Marrone di San Zeno Dop,
Instagram: marrone_san.zeno_dop
Un più ampio servizio sull’evento è stato pubblicato su EgNews sette giorni fa a firma di Giuseppe Casagrande. Nel servizio Casagrande si è soffermato in particolare sui vini abbinati durante il pranzo alla Taverna Kus: i vini dell’antico Distretto “Montebaldo” Doc alla presenza del presidente del Consorzio del Bardolino, Franco Cristoforetti. Vini austeri, dal cuore antico, famosi presso i mercanti di vino già nel 1820.
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