Bologna: arrivederci a un nuovo Pappagallo
Il 30 Settembre è stato l’ultimo giorno di apertura del Ristorante Il Pappagallo nei locali di Palazzo Bolognini.
L’attività vi si era trasferita nel 1937 anno nel quale era deceduto il fondatore Giovanni Zurla famoso cuoco professionista bolognese.
Nel 1919 aveva aperto con il fratello Vittorio e i familiari una trattoria in Via Pescherie Vecchie nella quale si mangiavano ottime lasagne verdi, sontuose cotolette alla Bolognese e Tortellini ben ripieni e gialli.
I clienti facevano la fila per entrare nelle due stanze piuttosto piccole del ristorante.
I figli trasferirono il ristorante all’inizio di Via Santo Stefano nei locali di Palazzo Bolognini attiguo alla Torre Alberici.
Per oltre cinquanta anni lo chef è stato Bruno Tasselli degno allievo della scuola della Famiglia Zurla.
Negli anni il ristorante è diventato una vera icona gastronomica di Bologna nota in tutto il mondo.
Dopo la Famiglia Zurla si sono succedute alcune gestioni fino al 2017 anno nel quale è stato acquisito da Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio.
Una di queste gestioni aveva visto Gigi Sammarchi e Andrea Roncato acquisire il ristorante per impedire che un gruppo giapponese lo acquistasse.
Il Pappagallo è diventato nel tempo un tempio della gastronomia frequentato da persone quali Albert Einstein, Ernest Hemingway, Alfred Hitchcock, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Ugo Tognazzi, Tyrone Power, Douglas Fairbanks, Sharon Stone.
Famoso il filetto di tacchino particolare preparato per la principessa Margaret d’Inghilterra chiamato da allora filetto alla Margaret Rose.
La Torre Alberici è considerata la più antica della città ed era stato ripristinato dai due titolari Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio il collegamento tra il ristorante e la torre a fronte di importanti investimenti.
L’attento restauro ha messo a disposizione dei clienti la più antica bottega di Bologna.
Risale al 1273 e si potevano acquistare i celebri veli di seta di Bologna.
Dal quindicesimo secolo diventò una formaggeria nella quale veniva venduto il Parmigiano Reggiano.
In un periodo difficile caratterizzato dalla pandemia sono stati ristrutturati i locali del ristorante pronto a ricevere di nuovo i turisti e i clienti.
I due titolari e proprietari del marchio si aspettavano una presa di posizione da parte delle istituzioni cittadine che non c’è stata a favore di una eccellenza gastronomica come Il Pappagallo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio pensavano che il loro lavoro, le loro conoscenze imprenditoriali, la loro passione e le loro risorse profuse per Il Pappagallo avrebbero avuto una durata nel tempo.
Purtroppo la torre gentilizia e i locali sono stati acquisiti da Alberto Vacchi noto imprenditore presidente e amministratore delegato del Gruppo IMA.
L’ufficializzazione della acquisizione dei locali è stata fatta nel Maggio 2022 ma probabilmente l’operazione era avvenuta prima.
Lo storico complesso architettonico è situato nell’area dove era ubicata la vecchia dogana cittadina e di fronte al Palazzo della Mercanzia ricostruito dopo gli sciagurati bombardamenti yankee della seconda guerra mondiale.
Nel centenario del locale era stata attribuita al Pappagallo la prestigiosa onorificenza del Tortellino d’Oro.
In questi giorni si sta approntando il cantiere ma non si sa cosa accadrà nei locali ubicati a piano terra.
Il livello superiore e la torre saranno ristrutturati e destinati a uffici e un appartamento.
Potrebbe addirittura essere avviata una nuova attività ristorativa dove era ubicato Il Pappagallo.
Elisabetta Valenti e Michele Pettinicchio pur essendo molto amareggiati per la situazione sono in trattativa riservata con alcune opzioni per trasferire il loro Pappagallo entro l’anno e a breve apriranno una nuova bottega vicino a dove sono stati fino al 30 Settembre.
Umberto Faedi
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