Il Grapariol , gemelli diversi
Tra i tanti vitigni poco conosciuti del Veneto il Grapariol ha sicuramente un ruolo originale e forse non ancora del tutto chiarito.
Di certo un vitigno che sembra avere una doppia personalità e così lo ritroviamo iscritto in tutti i cataloghi sia italiani che europei.
Per fare un pò di chiarezza abbiamo accolto l’invito di Valerio Nadal enologo e titolare della cantina Nadal Grandi Vini di Santa Lucia di Piave a Treviso ( www.vininadal.it ).
Si tratta di un’azienda famigliare molto radicata al territorio oggi indirizzata esclusivamente alla viticoltura condotta direttamente da Valerio coadiuvato dalla moglie Diana e dai figli Alberto ed Enrico che condividono con il papà la passione per il vino.
Qui si respira una particolare ed autentica vocazione all’attenzione ambientale, non solo per l’approccio molto professionale con l’utilizzo di tutte le più moderne tecnologie che consentono di intervenire in vigna ed in cantina con il minimo impatto.
Per la particolare attenzione con la quale si prendono cura delle loro api che sono un ottimo termometro dello stato di salute dell’ecosistema in cui vivono.
Valerio è anche presidente di Agrifondo mutualistico della regione Veneto e del Friuli Venezia Giulia una realtà che su scala interregionale fa sintesi di tanti consorzi di difesa che si occupano della gestione del rischio in agricoltura,
un’occasione per condividere alcune riflessioni su questa siccitosa estate e sugli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio.
Il Grapariol è stato infatti piantato proprio per le sue specifiche caratteristiche di freschezza e vivacità acida nella tenuta recentemente acquisita di Musile di Piave e che viene condotta in regime biologico.
Il Grapariol è un vitigno che in bibliografia ritroviamo descritto sempre in due diverse espressioni.
La prima è riconducibile alla Rabosina Bianca, varietà di antichissima coltivazione caratterizzata da un grappolo lungo e spargolo con buona resistenza alle crittogame.
Questo particolare biotipo è stato recentemente individuato a Zenzon di Piave presso l’azienda Barbaran ed è oggi catalogato quale sinonimo del Grapariol come Grapariol Barbaran.
La seconda è la Rabosa Bianca che ha caratteristiche ampelografiche diverse, con un ciclo vegetativo più lungo.
Germoglia infatti molto prima e arriva a maturazione in ottobre, con una particolare sensibilità all’oidio.
Questo biotipo è stato identificato sempre a Zenzon presso l’azienda Mambrin ed è stato quindi iscritto come sinonimo del Grapariol come Grapariol Mambrin.
Curiosamente, in quanto recentemente la Rabosa Bianca è stata iscritta al registro anche come varietà a se stante, ritroviamo il Grapariol Mambrin anche come sinonimo della Rabosa.
Nel vigneto di Nadal sono stati piantati entrambi i biotipi che per sicurezza abbiamo comunque prelevato per la consueta analisi del DNA.
Assaggiamo in cantina il vino dell’ultima vendemmia che per la particolare e dinamica espressione gustativa conferma le attese del produttore, sicuramente buono come vino bianco fermo, ma votato alla spumantizzazione per un prodotto fuori dai soliti schemi.
Cin cin.
Il viaggio continua…….
Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi
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