I Viaggi di Graspo

L’Erbamat e i vini mordaci di Franciacorta         Capriolo 2022

L’Erbamat e i vini mordaci di Franciacorta         Capriolo 2022

L’Erbamat e i vini mordaci di Franciacorta         Capriolo 2022

I vini dell’azienda Ricci Curbastro

La testimonianza trovata in una antica pubblicazione”Libellus de vini Mordaci” di Gerolamo Conforti è un compendio dell’arte di fare e conservare il vino mosso, ovvero ”mordace”. 

Quali le varietà che allora si usavano, su questa domanda Graspo si è mosso per verificare quello che era una intuizione, meglio ancora una speranza. 

Nel nostro viaggio alla ricerca dei vitigni perduti, o meglio, non più in auge perchè considerati superati, ci siamo imbattuti, presso un distributore sensibile alla tutela del patrimonio viticolo storico del trentino, Giampaolo Girardi, in una varietà a noi sconosciuta la Verdealbara, il vino vinificato in purezza è fine diretto con una acidatà di rilievo . 

Foto di gruppo, da sx Aldo Lorenzoni, il Dott. Riccardo, Luigino Bertolazzi e Filippo Ricci Curbastro con una bottiglia di Gouais Blanc prodotta da Graspo

L’occasione di essere in Franciacorta ci ha fatto recuperato , nei cassetti della memoria ,questo vitigno, che ha come sinonimo Erbamatto e Erbamat vitigno che un tempo si coltivava nell’area pedemontana bresciana, la attuale Franciacorta. 

La visita ad una realtà storica della denominazione , le cantine Ricci Curbastro hanno messo in primo piano questo focus per Graspo. 

Riccardo Ricci Curbastro, a Capriolo coltiva vinifica e spumantizza Franciacorta DOCG da tempo. 

La  proprietà attuale è condotta dal Dott. Riccardo, per un lungo periodo presidente di Federdoc, e per uno più breve presidente anche del Consorzio del Franciacorta ora

Il Dott. Riccardo con Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi all’interno del museo Ricci Curbastro

DOCG. 

Il papà Gualberto, insieme ad altri 11 produttori fu uno dei fondatori della DOC Franciacorta. 

Agronomo ed Enologo Riccardo con il figlio Filippo ci accompagna in visita all’azienda iniziamo dal museo delle arti e mestieri agricoli, iniziato dal padre, accanito collezionista, ha raggiunto un numero di pezzi ragguardevole, di grande valore storico . 

Tra una pigia diraspatrice,  e un prototipo funzionante di pressa orizzontale antesignana della prima Vaslin nata 50 anni prima delle attuali. 

Parliamo di vitigni, da qualche anno l’Erbamat è entrata prima in fase sperimentale, poi con la prima vendemmia utile nel 2019 è parte della couveè del tiraggio 2019.  

Un vitigno dal passato si accompagna oggi a vitigni del presente per un vino che è già futuro, splendida notizia per Graspo. 

Alla richiesta se il prodotto è degustabile, con gentile fermezza, ci invitano il prossimo anno, al compimento dei

Bottiglie in Tiraggio

 quattro anni previsti per la DOCG. 

Bottiglie di vecchie annate conservate dalla famiglia Ricci Curbastro

La famiglia Ricci Curbastro è  uno spaccato di storia, esuli a Lugo di Romagna da Firenze, al tempo delle guerre Guelfo Ghibelline, non per questo rinunciano ad un ruolo di primo piano. 

Con la nonna la famiglia diventa un pò lombarda, e soprattutto con il conte Gualberto inizia a produrre ed a commercializzare il Metodo Classico ora DOCG Franciacorta. 

L’azienda in Capriolo non produce solo spumante ma anche vini fermi, si stanno sperimentando dei vitigni PIWI, Johanniter, Bronner, Solaris ed Elios con i quali già si produce un vino a zero trattamenti e zero residui. 

Questa è la zona dello spumante classico per autonomasia. 

Ubicazione dei vigneti Ricci Curbastro

In questa famiglia ci sono molti spunti di storia e di curiosità, tra una lettera di uno zio garibaldino, e i calcoli del matematico Guglielmo, che sembra, abbiano anticipato l’impalcatura per dimostrare la teoria della relatività di Eintein, troviamo tutta da descrizione minuta di un mondo che ,ormai non c’è più. 

La cantina si svolge su più piani e fatto curioso conserva vini dal 1946, con quelli antecedenti hanno fatto” prosit “le truppe occupanti tedesche, durante il secondo conflitto. 

Ci spostiamo nel salone di rappresentanza e assaggio dove assieme al figlio filippo Enologo degustiamo: un Sebino Bianco PIWI biologico 2020 zero trattamenti zero residui. 

Riccardo Ricci Curbastro con la prima pigiatrice a rulli costruita

Colore giallo intenso profumo fruttato, pesca e pera gusto sapido con una buon sostegno acido, buona la persistenza

Uno Chardonnay Saten brut, la bollicina è fine e persistente la forza e la freschezza gusto ne fanno un vino che si fa piacevolmente ribere

Gualberto Brut 2012 la Couveè è in onore al papà di Riccardo, ed è prodotto , in numeri molto ristretti, con un laborioso sistema di conservazione di una parte del vino in bottiglia, il risultato è comunque importante, lo spumante è fine potente di ampia struttura.

Ultimo è un Museum Release 2008, questo è un prodotto che esce dopo 10 anni di permanenza sui lieviti di fermentazione, grande morbidezza spuma viva e carattere dinamico.

In attesa del metodo classico, couveè con Erbamat.

Buon viaggio a tutti Aldo e Luigino

 AZIENDA AGRICOLA GUALBERTO RICCI CURBASTRO & FIGLI

I – 25031 CAPRIOLO (BS) – Villa Evelina – Via Adro, 37 – 

Fax +39 030 7460558 – Tel. +39 030 736094

https://www.riccicurbastro.it/

 info@riccicurbastro.it


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