Nella suggestiva cornice del Cretto di Burri, museo a cielo aperto dove il tempo si è fermato la notte del 14 gennaio 1968, Tenute Orestiadi ha presentato PetraMater 2018, il nuovo metodo Classico da uve Carricante che sostano 30 mesi sui lieviti. Uno spumante affascinante nel quale il vitigno Carricante si esprime nel terroir occidentale dell’Isola, in un vigneto accanto al cretto di Burri a 350 m.t. slm su suolo bianco calcareo.
PetraMater ricorda la terra, un nome fortemente legato all’idea di Gibellina che dalla terra e dall’arte è rinata. Nel bicchiere il perlage è intenso, piacevole naso con note di crosta di pane, floreali di glicine, fruttate di pesca, ananas e agrumi. In bocca mostra la sua struttura e una grande piacevolezza, con una viva acidità in sottofondo, dal lungo finale.
Quello di Tenute Orestiadi è un progetto nato dall’impulso di Fondazione Orestiadi e da Cantine Ermes, una delle più importanti realtà vitivinicole siciliane per promuovere il patrimonio artistico e culturale mediterraneo. Grazie alla collaborazione tra Fondazione Orestiadi e Tenute Orestiadi nasce così uno Spazio sensoriale, che coinvolgendo il gusto, il tatto, l’olfatto, la vista e l’udito conduce il visitatore verso una nuova esperienza che ne amplifica la conoscenza.
Una storia di forza, di orgoglio propositivo, di passione. Parte da qui il racconto di Tenute Orestiadi, nate nel 2008 nel cuore della Valle del Belìce, a Gibellina in Sicilia, dove profumi e colori mediterranei si intrecciano col mito e con l’arte. Trasformando in energia l’ardua risalita dopo un momento storicamente ed economicamente complesso, il terremoto del 1968, l’intera valle è diventata oggi polo culturale e di dialogo per l’area del Mediterraneo.
Fil rouge della ricostruzione lo stretto rapporto tra agricoltura e arte, che diviene tratto identitario dell’azienda. Un insieme di terroir unici, quelli di Gibellina e della Valle del Belìce, caratterizzati da una pluralità di suoli, da specifici microclimi e da differenti altitudini che generano vini frutto di passione e dedizione, oltre che di una profonda conoscenza della Valle e delle sue micro peculiarità. È questo il vero punto di forza dei vigneti coltivati all’interno della Valle del Belìce. Oggi PetraMater, Tenute Orestiadi e il Cretto rappresentano la voglia di riscatto di un paese e dei suoi abitanti.
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