I regali degli Stati Uniti all’Italia
La guerra in corso tra Federazione Russa e Ucraina ha messo in risalto aspetti spiacevoli sconosciuti ai più.
Innanzitutto l’inflazione, mai così alta dall’estate del 1982: 7 %.
Sicuramente il virus e il blocco quasi totale delle attività hanno implementato la tendenza inflazionistica.
Ma la nostra economia e le economie europee sono strettamente legate alla borsa di New York.
Dall’inizio del 2022 gli indici borsistici di riferimento statunitensi hanno perso rispettivamente: S&P – 13,3 %, Nasdaq – 21,2 %, Dow Jones – 14,69.
La produttività nordamericana era calata ed erano aumentate le domande di sussidio di disoccupazione.
La guerra ha dato nuovo slancio alle imprese.
Tralasciando le industrie belliche il settore agricolo e quello del gas sono quelli che traggono i maggiori benefici.
Arriveranno ancora più navi cariche di grano farcito con nocivo glifosato per rifornire le industrie pastarie visto che da Federazione Russa e Ucraina non arriva più neanche un chicco.
E tanta soia OGM destinata agli allevamenti intensivi di bovini, maiali e pollame.
Oppure sarà destinata alla produzione di latticini mentre in Italia agli allevatori non viene riconosciuto un giusto prezzo per il latte.
Il GNL – Gas Naturale Liquefatto che nonno Joe Biden ha praticamente imposto all’Italia costa 415,3 dollari ogni 1000 metri cubi.
Deve essere compresso, spedito con le navi cisterna e convertito con i rigassificatori.
E in Italia non ce ne sono a sufficienza.
Quindi altre spese per approntare gli impianti di conversione.
Il gas della compagnia Russa Gazprom costa 273 dollari ogni mille metri cubi.
È migliore come qualità e arriva direttamente nelle case e alle industrie.
I mancati arrivi di derrate e gas hanno fatto e fanno aumentare le spese e le bollette.
E questo è un altro regalo, anche se indiretto, frutto del vassallaggio italiano agli Stati Uniti.
In Italia ci sono porzioni di territorio che sono sottoposte alla autorità militare degli Usa quindi sottratte alla sovranità nazionale.
Nella base aerea di Ghedi in provincia di Brescia sono depositate 40 testate nucleari e 50 nella base di Aviano vicino a Pordenone.
Nell’Arcipelago della Maddalena in Sardegna dal 1972 l’isola di Santo Stefano è stata la base per i sommergibili nucleari a stelle e strisce.
Ufficialmente se ne sono andati nel Dicembre del 2008 ma non si sa nulla delle testate custodite sotto il bellissimo mare della Sardegna.
Ho criticato aspramente e dileggiato Trump ma devo riconoscere che aveva dichiarato che non avrebbe mai ridotto Putin in un angolo e non l’ha fatto.
Il “democratico” e sonnacchioso nonno Joe è più subdolo: fa la guerra per procura usando gli alleati e aumenta i profitti degli industriali che lo hanno appoggiato per la sua elezione.
Umberto Faedi
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