In Emilia Romagna l’Università internazionale del cibo
L’idea è stata lanciata dal Presidente regionale Stefano Bonaccini: “Sarà una esperienza unica al mondo, che attrarrà e formerà professionisti del settore del cibo, giovani da ogni Paese, insieme alle più grandi imprese dell’agroalimentare”.
Il l Presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini
“In Emilia-Romagna faremo nascere l’Università internazionale del cibo”,
che sottolinea:
“dopo averlo fatto per l’automotive, con la creazione di “Muner” (Motorvehicle University of Emilia-Romagna).
Lanceremo l’Università del food insieme ai quattro atenei regionali: Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara e Parma, ateneo capofila del progetto nella Città creativa Unesco per la gastronomia.”
“Sarà una esperienza unica al mondo, – continua Bonaccini – che attrarrà e formerà professionisti del settore del cibo, giovani da ogni Paese, insieme alle più grandi imprese dell’agroalimentare.
Dove se non qui, in Emilia-Romagna: la regione in Europa col più alto numero di prodotti Igp e Dop, che vanta eccellenza culinarie esportate e conosciute in tutto il mondo.
Per creare lavoro, per investire in ragazze e ragazzi, per il futuro della nostra regione.”
Lo ha annunciato sui social il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a conclusione dell’edizione 2022 di “Cibus”,
la fiera internazionale dell’agoralimentare, a Parma, ha fatto registrare 60 mila visitatori, tornando a numeri da pre-pandemia.
A marzo la Regione aveva lanciato una campagna di comunicazione per promuovere i prodotti Dop e Igp attraverso i gestori e i clienti di alberghi e ristoranti delle città d’arte e della Costa.
Il viaggio nella Food Valley inizia dunque con l’obiettivo di far conoscere, a partire dalle specialità gastronomiche e da chi le lavora e le porta in tavola, l’intero territorio e le sue attrattive.
In questa fase pilota le strutture coinvolte sono 420, di cui 70 ristoranti e 350 alberghi con ristorazione.
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