Vino, territorio, tipicità
Sul lago di Garda e in Valpolicella ritorna “Italian Taste Summit”. Si parlerà di identità di un vino e di brand.
Coinvolte oltre 50 cantine d’eccellenza, diverse per provenienza geografica e dimensioni.
Tra la miriade di convegni, seminari, conferenze in calendario a Vinitaly spicca la quinta edizione di “Italian Taste Summit”, l’evento internazionale dedicato al mondo del vino made in Italy.
Andrà in scena mercoledì 13 aprile e giovedì 14. La due giorni di incontri, seminari e degustazioni (quest’anno l’evento è affiancato per la prima volta da Crédit Agricole FriulAdria,
un partner bancario specializzato nei servizi alle filiere vitivinicole) si svolgerà a pochi chilometri da Verona tra due cantine storiche del Garda e della Valpolicella: la Tenuta Masi Canova a Lazise e le Possessioni Serego Alighieri a Gargagnago di Sant’Ambrogio Valpolicella.
L’evento si aprirà il 13 mattina con il Summit “Enologia e Neuroselling: dalla scienza moderna le nuove vie per la qualità della tipicità territoriale e della sua promo in Export”,
che svelerà le diverse espressioni del terroir che caratterizzano l’identità di un vino e le tecniche di vendita e comunicazione basate sulle ultime ricerche in campo neuroscientifico.
In cattedra i professori Maurizio Ugliano e Vincenzo Russo
Ad approfondire queste tematiche saranno due tra i maggiori esperti di Enologia e di Neuromarketing e Neuroselling, i Professori Maurizio Ugliano e Vincenzo Russo.
Il primo, docente di Tecnologie e processi enologici e Wine Identity and Typicality presso l’Università degli Studi di Verona, racconterà e dimostrerà dal vivo gli ultimi sviluppi della ricerca riguardanti diversi aspetti legati all’espressione delle caratteristiche di identità, tipicità e terroir di un vino.
“Ci sono ancora tanti miti da sfatare – anticipa Ugliano – in particolare sul ruolo dei lieviti e della tecnologia in cantina.
E di contro non viene dato il giusto peso alle componenti legate alle pratiche vinicole e alle scelte dell’enologo”.
Il Bubble Gala Party sarà curato dallo chef Giacomo Sacchetto
Degna conclusione della mattinata sarà il Bubble Gala Party, accompagnato da bollicine, e firmato dal giovane chef Giacomo Sacchetto,
cresciuto nelle cucine di chef del calibro di Norbert Niederkofler e Giancarlo Perbellini e ora alla guida del ristorante “La Cru” di Romagnano di Grezzana,
nel cuore della Valpolicella, ad una ventina di chilometri da Verona, dove propone una cucina che definisce “ricercata, territoriale, concreta”.
La sua filosofia, in linea con i valori di “Italian Taste Summit”, è basata sull’amore e il rispetto per il territorio e i suoi prodotti, valori che gli sono valsi la prestigiosa stella Michelin, oltre all’altrettanto prestigiosa stella verde, assegnata ai locali che si distinguono per l’attenzione alla sostenibilità.
L’appuntamento nato dall’idea di una “Donna del Vino” Joanna Miro
Oltre cinquanta case vitivinicole italiane e altrettanti buyers provenienti da tutto il mondo parteciperanno all’appuntamento nato da un’idea della “Donna del Vino” Joanna Miro per valorizzare e aumentare la percezione del brand di cantine d’eccellenza, diverse per provenienza geografica e dimensioni ma accomunate dal profondo legame con il proprio terroir e le sue tradizioni.
Anche quest’anno l’evento sarà il punto di incontro e di confronto degli addetti ai lavori, con un approccio a tutto tondo, nell’ottica dell’innovazione e di una conoscenza a 360 gradi, sempre più indispensabile per essere competitivi sul mercato globale.
Accanto a produttori, responsabili degli acquisti, giornalisti enogastronomici, opinionisti italiani e stranieri, sommelier ed enologi ci saranno esperti di sales & marketing, politici, rappresentanti di consorzi di primaria importanza e delle associazioni nazionali di categoria. In alto i calici. Prosit.
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