Tai Hao Le
Bartender: Pasquale Viscito, head bartender del Salotto Stadlin di Roma
Ingredienti:
6 cl Maker’s Mark bourbon whisky
2 cl cordial di limone e tè Lapsang Souchong homemade
2 drop di angostura
Bicchiere: Old Fashioned
Garnish: peel di limone
Preparazione: Per il cordial di limone homemade, preparare dei peel di limone eliminando l’albedo, la parte bianca. Ricoprire quindi i limoni con la stessa quantità di zucchero in grammi e con un cucchiaio di tè Lapsang Souchong.
Far riposare per minimo 7/8 ore, quindi versare il preparato in una pentola e aggiungere la stessa quantità in grammi di succo di limone. Lasciare sciogliere il tutto e filtrare svariate volte, fino a ottenere il cordial.
Raffreddare una teiera con del ghiaccio, svuotarla e versare il bourbon Maker’s Mark, il cordial homemade e due gocce di angostura. Aggiungere altro ghiaccio e stirrare delicatamente fino a diluire il tutto in maniera omogenea.
Servire dalla teiera, versando il drink in un bicchiere Old Fashioned precedentemente raffreddato, avendo aggiunto prima del ghiaccio Hoshizaki o un chunk. Infine, decorare con un peel di limone fresco da usare per spruzzare sopra al drink i suoi oli essenziali.
Il Drink:
Il drink di Pasquale Viscito, head bartender del Salotto Stadlin di Roma è un twist, una rivisitazione del classico Old Fashioned e si può trovare nella drink list del locale di recente apertura vicino a piazza Re di Roma. Secondo Viscito, “Il tè è un qualcosa di magico. Noi occidentali storicamente siamo sempre stati affascinati dall’Oriente e dai loro esotici prodotti, tra cui spezie e aromi.
In Cina, prima che in Giappone e nel resto dell’Asia, il tè si consuma da millenni ed è sempre stato preparato con cerimonie e riti che lo rendono uno spettacolo per occhi, gusto e immaginario”. Il bartender ha voluto rendere omaggio a questa meravigliosa pianta con un drink che la esalta, rivisitando nel drink Tai Hao Le – che in cinese significa ‘incredibile’ – il classico Old Fashioned sostituendo lo zucchero con il cordial homemade al tè e limone.
Al centro del drink, il Maker’s Mark, bourbon americano – distribuito in Italia da Stock Spirits – prodotto da sempre a Loretto, in Kentucky, nella più antica distilleria registrata negli Stati Uniti, fondata nel 1805.
Tra le caratteristiche principali di questo bourbon, emerge il particolare metodo d’invecchiamento: perché il sentore di legno risulti morbido e piacevole le botti vengono ripetutamente spostate da una sala all’altra dello stabilimento.
Ogni bottiglia di Maker’s Mark, , ha le “4 W”: Water, Wheat, Wood and Wax – acqua, grano, legno e ceralacca! L’aroma è ben equilibrato, ricco e vellutato, il gusto corposo e inebria il palato con percezioni fruttate, speziate, fresche e piccanti di eucalipto e torta allo zenzero.
Il Maker’s Mark, unito al cordial, si inebria dei profumi di spezia e affumicatura alla maniera orientale, per poi chiudere con il bitter dell’angostura, che infonde un tocco amaricante. Il servizio è – ovviamente – ispirato alla cerimonia del tè cinese e giapponese, grazie all’uso di una teiera in stile occidentale.
Carlo Dutto per I Maestri del Cocktail
carlodutto@hotmail.it
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