Frequentando le degustazioni di Go Wine è difficile rimanere delusi. Ogni volta si torna a casa con la scoperta di qualche nuova azienda che riesce a stupire. Il territorio è la sua rappresentatività sono tra le principali prerogative che contraddistinguono le selezioni proposte dall’associazione e anche questa volta i criteri si sono ritrovati in pieno. Non servono mille aziende per mostrare il potenziale e le peculiarità di un territorio ma basta solo scegliere quelle giuste. Tra le presenze sui banchi d’assaggio dell’Hotel Savoy gli appassionati hanno trovato vere e proprie chicche, che la realtà distributiva Italiana insieme alle produzioni non monumentali rendono difficile incontrare tutti i giorni. Produttività dai numeri contenuti che rappresenta un sacrifico in favore della qualità, ma che comunque hanno stimolato nei presenti la curiosità di conoscere queste Aziende direttamente visitandole nel proprio territorio. Ricchezza e diversità dei suoli, tecniche di vinificazione e caratteristiche pedoclimatiche diverse hanno svelato i diversi volti che gli autoctoni campani sono in grado di mostrare. Tutte le Aziende presenti hanno nobilitato questi vitigni restituendo loro una dignità che in alcuni casi scellerate politiche di marketing avevano saputo disperdere. Come per la Falanghina lungamente banalizzata sui banchi della GDO, oppure l’Aglianico proposto spesso senza la necessaria cura nella vinificazione e con un impazienza di venderlo contraria alla sua natura, che necessita del tempo giusto per rivelarsi in maniera straordinaria come sa essere. Attenzioni che necessitano anche a Greco, Fiano e Piedirosso e che le Aziende presenti hanno mostrato nella loro veste migliore. Tra queste da ricordare sicuramente Ocone Vini anche per le sue magnifiche etichette ispirate al lavoro dell’artista Bozzovich, poi senz’altro i vini di Rossovermiglio che colpiscono per equilibrio e pulizia. Una menzione certa è per i tre produttori di VITI Vignaioli In Terra d’Irpinia con Cantina del Barone, Il Cancelliere e Cantine dell’Angelo, Fiano, Grecodi Tufo eAglianico, vini di estrema personalità liberi di essere nella loro vocazione territoriale. A questi si possono aggiungere certamente i vini di Amarano, Coda di Volpe e Greco di Tufo di grande intensità gustativa e tra i più apprezzati in sala.
Le Aziende presenti:
Amarano – Montemarano (Av);
Cantine Astroni – Napoli;
Cantine Tempere – Sant’Arsenio (Sa);
Fontanavecchia – Torrecuso (Bn);
Ocone Vini – Ponte (Bn);
Rossovermiglio – Paduli (Bn);
Tenuta Cavalier Pepe – Sant’Angelo all’Esca (Av);
Tenuta Sant’Agostino – Solopaca (Bn);
Tora – Torrecuso (Bn);
Torre Varano – Torrecuso (Bn).
Viti, Vignaioli in terre di Irpinia con le cantine:
Cantina del Barone – Cesinali (Av);
Cantine dell’Angelo – Tufo (Av);
Il Cancelliere – Montemarano (Av)
Bruno Fulco
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