Una forma d’arte non convenzionale che si apprezza al calare della sera quando migliaia di lampadine colorate si accendono e formano merletti luminosi. Le luminarie, che di norma troviamo nelle grandi città durante il periodo natalizio, in Puglia sono una prerogativa delle feste patronali, importanti appuntamenti in cui fede e folclore si fondono per regalare uno spettacolo che incanta e affascina grandi e piccini.
La storia delle luminarie o “parazioni” nasce da molto lontano, già nell’antichità si accendevano fiaccole per rischiarare le notti di festa, si sono diffuse in epoca barocca associate alle celebrazioni religiose od in occasione di particolari feste laiche, erano speciali lampade ad olio con “paralumi” in carta colorata. Le luminarie di oggi sono delle vere opere d’arte destinate a durare qualche giorno per poi venire smontate al termine della festa del santo patrono e riproposte con uno schema diverso l’anno successivo. Di solito le luminarie riproducono disegni legati a motivi religiosi o tipici elementi decorativi presenti all’interno dell’edilizia sacra integrati a schemi simili a tappeti dai richiami arabeggianti. Le luci sono montate su impalcature di colore bianco per la sua proprietà di riflettere la luce, arrivano anche a trenta metri di altezza, la luce ha acquisito la tecnologia del led e del laser e l’accensione si è arricchita di musica. I maestri paratori, i veri artefici di questo spettacolo, sono Made in Salento ed oggi sono chiamati a portare le loro luminarie nelle feste di tutto il mondo., oltrepassando le consuete manifestazioni religiose, per avvolgere di colori grandi eventi, sfilate, ma anche allestimenti di negozi e centri commerciali, dagli Stati Uniti, al Giappone, alla Cina.
Grazie ad un viaggio studio organizzato dal Comune di Villa Castelli, al confine tra il Salento e la Valle d’Itria, in collaborazione con la rivista Spiagge, diretta da Carmen Mancarella dal titolo “Olio, vino e mandorla, paesaggi e sapori della Dieta Mediterranea e Grandi Feste di tradizione” abbiamo avuto la possibilità di vivere un percorso di conoscenza dei simboli di una parte di Puglia, ricca di un patrimonio che va dalla cultura, all’enogastronomia, alla storia e al tessuto produttivo fatto di vere eccellenze.
Iniziamo dalla storia con il sito archeologico in località Pezza Petrosa, lungo la strada provinciale per Grottaglie, una necropoli messapica e dorica con oltre trenta tombe risalenti a quell’epoca storica con corredi funerari, costituiti da 200 reperti di ceramica decorata, statuette, oggetti in bronzo, che sono collocati presso il Museo archeologico nazionale di Taranto e presso il Museo archeologico comunale di Villa Castelli.
La festa patronale, la Festa grande, istituita come Comune nel 1926, ha avuto luogo all’inizio di ottobre, in onore della Madonna della Fontana e il Cuore di Gesù, per festeggiare la fine della vendemmia e l’inizio della raccolta delle olive. Le luminarie illuminano a giorno la piazza davanti al Municipio ed il corso principale dove il profumo dolce della cupeta, il croccante di mandorle, e quello tipico delle griglie su cui cuociono le bombette e i fegatini si sparge per le strade, la musica della banda si diffonde dalla Cassa Armonica ed ancora i fuochi artificiali, momento conclusivo della festa, dove i fuochisti esprimono tutta la loro bravura mentre in piazza si balla la pizzica.
Olio, olive, verdure ed i farinacei in genere sono i fiori all’occhiello della gastronomia locale. Molti i frantoi, alcuni ipogei che testimoniano la cultura millenaria dell’olio, altri moderni come quello dell’azienda Cassese, dove l’azienda Pieralisi, leader nella produzione di macchinari per la lavorazione delle olive, ha installato un impianto produttivo tra i più innovativi d’Italia: un sistema di computerizzazione permette di gestire con estrema accuratezza tutte le fasi della lavorazione, partendo dal controllo delle temperature e dai tempi di gramolazione, fino ad intervenire sulla stessa estrazione dell’olio.
Il tessuto produttivo di questo angolo di Salento custodisce altre sorprese come la Marmi Strada, una azienda nata per la lavorazione artigianale del marmo, oggi con clienti in tutto il mondo, dagli Emirati Arabi agli Stati Uniti, ha firmato in Italia le ville di molti vip.
Piera Genta
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