La polizia municipale del Comune di Bologna ha messo i sigilli a “Adeguati” il ristorante di Cesare Marretti ubicato in Via di Roncrio sui Colli Bolognesi.
Marretti ha partecipato a varie trasmissioni televisive e ha aperto e chiuso ristoranti in giro per l’Italia.
A Bologna ha gestito vari locali e attualmente oltre ad “Adeguati” ha un locale in Via Urbana in centro città e un ristorante che apre nella stagione autunno – inverno in Via Leopardi laterale di Via Marconi.
La situazione si trascinava da tempo e il provvedimento di sospensione della attività era stato notificato in Giugno per un’area pertinenziale riguardante la cucina che era stata spostata.
La decisione era arrivata dopo un altro provvedimento di sospensione emanato dal Settore Servizi per l’Edilizia del Comune di Bologna.
I lavori di spostamento della cucina erano stati ritenuti oggetto di rilevata violazione sismica.
La società di Cesare Marretti ha presentato una istanza di revoca del provvedimento che è stata respinta.
L’amministrazione comunale ha ritenuto validi i presupposti della decisione affermando che l’area è soggetta a vincolo idrogeologico.
La conformazione del territorio in parte roccioso rende di fatto la somministrazione di cibi e bevande potenzialmente pericolosa per l’incolumità dei clienti.
Cesare Marretti è veramente amareggiato.
Dice che sono 41 anni che in quel locale si fa ristorazione, prima ancora c’era una discoteca e solo adesso si accorgono che c’è pericolo di una frana.
Negli anni passati il rischio non c’era?
Altre situazioni erano state sanate con lavori e adeguamenti nel 2019 e dice di non capire perché il provvedimento vale per il suo locale e non per gli edifici adiacenti.
Per avere una relazione geologica sullo stato del suolo ci vogliono almeno 30 giorni, quindi la stagione è andata.
Ha dovuto mandare a casa 22 persone e dopo un anno e oltre di covid la rimessa è davvero quantificabile in decine di migliaia di euro.
Non può nemmeno entrare nel ristorante e portare via tavoli, sedie e attrezzature, per farlo deve presentare domanda al comune.
Dopo questa vicenda sta pensando seriamente di abbandonare Bologna.
Umberto Faedi
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