Una buona notizia viene dalla Commissione UE che proroga a tutto il 2021 le misure di crisi per contrastare gli assurdi dazi americani.
Fino ad ora queste gabelle antistoriche non hanno colpito i vini italiani mentre invece si sono abbattute sui vini dei cugini francesi, i vini dei tedeschi e quelli spagnoli.
La proroga riguarda i sostegni alla distillazione verde e di crisi e consente i pagamenti anticipati alle cantine fino al 100 % dei costi.
Questa misura serve a contenere le quantità di prodotto immesse sul mercato per evitare il crollo dei prezzi.
Peccato che in Italia l’AGEA – Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura non abbia ancora liquidato le somme maturate dalle cantine al 31 Dicembre 2020.
AGEA è l’ente statale che funge da organismo pagatore per conto della Unione Europea e deve ancora liquidare alle cantine italiane 50 milioni di euro.
È previsto un cofinanziamento per tutte quelle misure previste dai singoli Piani Nazionali di Sostegno.
Gli investimenti, la vendemmia verde, la promozione, la ristrutturazione dei vigneti e altre operazioni inerenti le cantine saranno finanziati fino ad un massimo del 70 % delle spese sostenute con fondi pubblici.
Finora la soglia massima che poteva essere finanziata ammontava al 50 %.
La Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna che ha sede a Dozza Imolese investirà quasi 6 milioni di euro per la promozione dei vini della regione nel 2021.
Due progetti presentati alla fine del 2020 sono stati approvati per la campagna OCM Vino 2021 e i fondi saranno impiegati per la promozione dei vini emiliano romagnoli al di fuori della Unione Europea.
I paesi verso i quali è indirizzata la promozione sono: Albania, Australia, Brasile, Canada, Cina, Filippine, Giappone, Messico, Regno Unito, Russia, Singapore, Thailandia, Ucraina, Usa e Vietnam.
Nell’ambito del PSR – Piano di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna sono destinati 153.000 euro al Consorzio dei Vini di Romagna e al Consorzio Tutela Vini dei Colli Piacentini.
Nei prossimi mesi a Castel Gandolfo nel cuore della Città del Vaticano verranno messe a dimora delle barbatelle.
Due ettari di vigna che saranno curati da Riccardo Cottarella che è responsabile del progetto.
Non si conoscono ancora le varietà che saranno piantate e coltivate. Il vino che ne scaturirà non andrà quasi sicuramente in commercio, sarà destinato al consumo interno, donato e condiviso.
Il ruolo che riveste il vino nella storia e nella cultura cristiana è assolutamente centrale. Dalle nozze di Cana narrate nel vangelo di Giovanni all’ultima cena il vino rappresenta la bevanda in grado di avvicinare gli uomini al dio nel quale credono i cristiani.
Umberto Faedi
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri