Natale blindato secondo Conte e compari? Ma fanno apposta a dire una cosa e a scrivere un’altra? O le norme scritte sono suscettibili di libera interpretazione verbale da parte di chi le redige?
Mi piange il cuore, mi ribollisce il sangue nelle vene, mi si accappona la pelle pensando ai ristoratori, ai loro dipendenti e alle loro famiglie, e a come quelli che dovrebbero governare un Paese “in scienza e coscienza” ma soprattutto con la Costituzione in mano, se ne infischiano, sbattono, fregano, e altri sinonimi gergali, del disastro economico. Non serve la mia voce, hanno già detto tutto loro e i loro rappresentanti.
Oggi voglio invece limitarmi a considerare la situazione a livello di noi comuni mortali, che nei nostri limiti di esseri umani proviamo emozioni e sentimenti.
Sentimenti che ci calpestano da dieci mesi. “Se volete bene ai vostri anziani lasciateli soli” è lo slogan che ci stanno ripetendo. Oppure l’orrenda frase “Per un Natale che non li vedi, un piccolo sacrificio, li vedrai il prossimo!”
Bene, come sempre fatta la legge trovato l’inganno.
Guardate un po’ se questo DL non sembra fatto per i furbi, anzi, per gli “intelligenti” che sanno leggere esattamente quello che c’è scritto, papale papale.
Dimentichiamo le parole di Conte alla conferenza stampa (parole, parole, parole), leggiamo cosa è riportato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana: «E’ altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, … e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi».
Per il tono con cui Conte l’ha presentata, quest’ultima emissione normativa voleva prendere la forma di un astuto stratagemma per farsi beffe di noi, dei cittadini, del popolo, assodato che veniamo considerati dei pecoroni.
Ci avete preso per imbecilli, per dementi?
Ma avete capito o no che avete scritto cose INUTILI, e avete perso tempo, il vostro ad elucubrarle ed il nostro ad aspettare per ascoltarle?
Tutta la tiritera dell’altra sera tarda sta racchiusa in quella frase: “E’ consentito lo spostamento verso una sola abitazione, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, e nei limiti di due persone”.
Cosa ne deduciamo? Che i parenti e gli amici, a due a due a piedi o in auto possono venire ogni giorno a casa mia, e io sono autorizzata ad accoglierne quanto la mia tavolata ne può ospitare.
Non sta più scritto da nessuna parte il numero massimo di persone per tavola o per abitazione!
Seconda deduzione: una coppia per auto è autorizzata a recarsi ogni giorno delle Festività in abitazioni diverse, portandosi dietro i figli (minori di 14 anni), ad esempio a Natale dai nonni materni, a Santo Stefano dai nonni paterni. Del resto quando mai si faceva diversamente?
Il problema piuttosto è come fare se i figli hanno più di 14 anni. A quale prescrizione scientifica è collegato il limite d’età? Ricordo bene che ai tempi del primo confinamento, era interdetta l’uscita ai minori non accompagnati: “minori” significa al di sotto di 18 anni, e ora che “status” viene attribuito ai ragazzi dai 14 ai 18? Grottesco, a dir poco! Ma sono sicura che le famiglie troveranno “ispirate” soluzioni.E allora, cari Italiani, di che ci lamentiamo? Faremo le nostre cene ed i nostri pranzi natalizi come sempre, alla faccia dei sapientoni che non sanno né leggere né scrivere, né far di conto.
Il sacrificio sarà tornare alla propria dimora prima delle ore 22.
Maura Sacher
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