Stile e Società

Nuova sfida di Pojer e Sandri  dopo Zero Infinito bianco il Cremisi rosato

Fiocco rosa in casa Pojer & Sandri… alla faccia del lockdown. Lo Zero Infinito Bianco (da uve Solaris) ha un nuovo compagno d’avventura: lo Zero Infinito Cremisi Rosato (da uve Sevar).

Entrambi sono vinificati con l’antico metodo ancestrale: rifermentazione in vetro senza sboccatura.

Vini con il fondo, ottenuti da vitigni Piwi (acronimo del termine tedesco “Pilzwiderstandsfähig”) come vengono chiamate le varietà resistenti alle malattie fungine, oidio e peronospora in primis. Lo Zero significa: zero chimica, zero solfiti, zero lieviti liofilizzati, zero chiarifiche, zero filtrazioni, zero antiossidanti.

Entrambi questi due gioielli nascono a Grumes in Alta Valle di Cembra, 900 metri di quota, su un terreno (Maso Rella) in forte pendenza che negli anni Cinquanta era stato abbandonato e che la coppia più bella del mondo in campo enoico, Mario Pojer & Fiorentino Sandri, hanno ripristinato con terrazze e muretti a secco.

Una storia rocambolesca quella dello Zero Infinito. Una sfida contro la burocrazia che negava il riconoscimento di queste nuove varietà. Finalmente, dopo quattro anni di prove clandestine, nel 2013 il disco verde con la prima vendemmia “ufficiale”: tremila bottiglie che andarono a ruba.

Nella foto. il decano dei giornalisti enogastronomici trentini Giuseppe Casagrande consegna la Clessidra di Platino a Mario Pojer e Fiorentino Sandri.

Oggi la produzione si aggira attorno alle 30 mila bottiglie, metà delle quali prendono la strada del Giappone.

Supera di poco le 3.500 bottiglie, invece, in attesa che entrino in produzione i nuovi vigneti, il nuovo arrivato: lo Zero Infinito Cremisi che nasce da un altro vitigno Piwi: Sevar, una varietà creata a Polesovice (Repubblica Ceca) dal prof. Vaclav Krivanek incrociando il San Lorenzo con il Seyve Villard.

Sapido, fresco, accattivante e leggermente frizzante come lo Zero Infinito Solaris, il Cremisi regala delle bellissime note ancestrali di piccoli frutti che ritroviamo in bocca, note leggermente amaricanti per via dei tannini. Entrambi gli Zero Infinito di Pojer & Sandri sono piacevolissimi anche nella versione torbida. 

Zero Infinito e Zero Infinito Cremisi – hanno spiega Mario Pojer e Fiorentino Sandri ritirando la clessidra di Platino assegnata alla cantina di Faedo dalla Guida “Il Vino per tutti” – sono vini ancestrali a zero impatto chimico: zero in campagna, zero in cantina.

Sono il risultato di 80 di lavoro di ricerca fra Francia, Germania, Austria, Repubblica Ceca e 45 vendemmie in cantina per arrivare alla purezza. Insomma, il frutto della vite trasformato in vino, senza aggiunte di alcun tipo.  In alto i calici.


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