Respiro la nebbia e penso a Te cantava la Premiata Forneria Marconi.
Chissà quale aria respireremo a Settembre che incombe a giorni.
La vendemmia sta entrando nel vivo anche se manca molta manodopera.
Il latte continua ad essere sottopagato agli allevatori e in molti territori la frutta è pagata pochissimo o addirittura lasciata sugli alberi a marcire.
La buona notizia c’è. Sì prevede una ottima vendemmia che porterà grandi vini sulle nostre tavole e nel mondo.
E a questo proposito l’altra buona notizia è che gli Usa non inaspriscono i dazi sui prodotti italiani.
Gli incrementi in termine di percentuali ci saranno per merci provenienti da Francia, Germania Regno Unito e Spagna.
I franzosi nostri amati/odiati cugini non piacciono agli “ignorantoni yankees” per due motivi.
Il primo perché i discendenti dei Merovingi si sentono, e sono sicuramente, superiori culturalmente a loro.
Il secondo motivo risale al tempi di Charles De Gaulle quando egli persegui’ con forza una politica di autonomia dagli Usa nell’ambito Nato.
Le General si contrappose agli yankees in quasi tutte le decisioni che riguardavano l’Europa e questo a Washington D. C. non piaceva affatto.
I crucchi non sono mai stati simpatici agli Yankees soprattutto dopo le due guerre mondiali, e diciamolo pure nemmeno a noi.
Gli Usa hanno ancora a distanza di oltre 230 anni un contenzioso cerebrale con i discendenti delle tribù nordiche installatesi sull’isola di Albione.
Non dimenticano che hanno dovuto fare due guerre sanguinose per ottenere l’indipendenza.
La Spagna è stata la meta preferita di tanti americani. Il grande Ernest Hemingway vi ha trascorso molti anni della sua vita ed ambientato alcuni dei suoi libri più celebri.
Ha partecipato come volontario nelle Brigate Internazionali durante la guerra civile contro i franchisti.
Quindi molto duri con vini, liquori e distillati franzosi e con gli spirits crucchi. Lo scarso oIio d’oliva spagnolo viene colpito assieme ai vini che personalmente ho sempre trovato troppo robusti.
Non mi piace il Cava mentre apprezzo assai gli Sherry e i liquorosi iberici.
Vini, olio e pasta italiani, i prodotti alimentari migliori del mondo, sono salvi.
Permane il 25 % sui salumi e i formaggi nostrani e il governo sta continuando una azione politico diplomatica per azzerare questa gabella avversa a Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Pecorino, Grana Padano.
Buoni i dati delle esportazioni verso gli Usa per i nostri vini come pure verso Cina, Corea, Giappone e Regno Unito, mentre le vendite dei vini francesi hanno subito un grande calo.
Male lo champagne benissimo i nostri vini spumanti. Sì conferma la crescita di vendite di vini in GD e GDO anche se in leggera attenuazione.
Buoni i dati di vendite per i negozi di vicinato e di quartiere che sono stati rimessi in gioco dalla pandemia e questo mi fa molto piacere.
Personalmente ho parlato con enotecari che mi hanno detto di aver lavorato e venduto bene.
La ristorazione è il settore della enogastronomia più critico. A ristoratori contenti della ripresa fanno da contraltare colleghi insoddisfatti e assai dubbiosi sul futuro.
Molti hanno chiuso per ferie visto anche lo scarso afflusso di turisti stranieri. Arrivederci a Settembre.
Umberto Faedi
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