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Professione Sommelier ai 300 vini x 100 aziende

“300×100 – vini e cantine del Veneto”, evento organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier del Veneto con i patrocini di MPAAF, Regione Veneto, Provincia di Treviso e Comune di Susegana, alla sua V edizione ha richiamato oltre 1000 visitatori.

 

Un gran successo per un’occasione che sabato 27 settembre al Castello di San Salvatore a Susegana (Tv) non solo ha dato modo di conoscere il meglio della produzione vinicola con i 300 vini selezionati e le 100 aziende provenienti da tutto il Veneto, di aree note e meno note, nonché dei prodotti gastronomici regionali, ma è stata una possibilità di confronto tra professionisti della sommellerie.

 
L’appuntamento con il convegno “Professione Sommelier: istruzioni per l’uso” ha offerto lo spunto per riflettere sull’evoluzione di un professionista punto di riferimento nel settore del vino.
Dopo il saluto della padrona di casa, Principessa Trinidad Castillo Collalto, del Sindaco di Susegana, Vincenza Scarpa, e del Presidente Ais Veneto Marco Aldegheri, si sono confrontati vari professionisti accomunati dalla formazione AIS, la quale continua ad attrarre una grande affluenza di frequentanti appassionati, provenienti dai più disparati ambiti, soprattutto giovani e donne under 40, attratti dalle molte possibilità occupazionali oltre che per arricchimento personale.

All’incontro moderato dal giornalista Alberto Schieppati, direttore della rivista Artù, sono intervenuti Antonello Maietta, Presidente AIS, Sergio Grasso, antropologo alimentare, Sofia Biancolin, Presidente Deutschland Sommelier Association, Sara Meneguz, produttrice vinicola, Igor Marini, Regional Manager Europa di Castello Banfi e Riccardo Penzo, ideatore Ristoranti che Passione.
In sostanza tutti i relatori hanno posto l’accento sulle qualità motivazionali per intraprendere una tale strada professionale, che non deve essere concepita come soluzione di ripiego, ma deve mostrare costantemente competenza, credibilità, disponibilità a imparare per poter “comunicare il vino”, aggiornandosi continuamente.

 

In particolare, Sergio Grasso, antropologo alimentare, ha voluto evidenziare come il corso AIS sia per prima cosa una scuola in cui si impara ad ascoltare, il vino innanzitutto, acquisendo una capacità che consente ai sommelier di comunicare con il mondo che li circonda. L’ascolto, infatti, permette di ricercare equilibrio, consapevolezza e di amplificare le sensazioni.

Sara Meneguz, produttrice vinicola, ha evidenziato come nel corso della gestione aziendale ad un certo momento ha percepito una lacuna. La risposta è stata la formazione AIS, con tre importanti strumenti: la taratura dei sensi, l’acquisizione di un linguaggio appropriato e la consapevolezza dell’importanza dell’abbinamento cibo-vino. Oggi si sente preparata a raccontare il vino come unione di arte, sapienza, cultura e storia.

Pragmatico l’intervento di Riccardo Penzo, ideatore di Ristoranti Che Passione®, che ha dato forma ad un’idea: gestori che si prestino a offrire promozioni agli iscritti al suo network on-line in cambio di visibilità. Ben sviluppato nel vicentino e padovano, le adesioni si stanno allargando.

 
Spazio ha avuto, infine, Marco Aldegheri per presentare «Vinetia», la nuova guida digitale edita AIS Veneto, presto tradotta per rivolgersi al pubblico straniero.

Maura Sacher


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