Lo spumante Ferrari si conferma sempre più “international” dalla Gran Bretagna al Giappone, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Germania alla Scandinavia.
Ed è proprio in occasione della presentazione della nuova Guida Michelin 2020 dedicata ai Paesi Nordici, avvenuta alla Olavshallen Concert Hall di Trondheim, in Norvegia. Le bollicine della maison spumantistica trentina hanno festeggiato il varo della famosa Bibbia cara al popolo dei gourmet. Da sempre i paesi del Nord Europa (Norvegia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Islanda) sono una fucina di talenti creativi che ogni anno Michelin premia con le sue mitiche “stelle”.
Una serata speciale, quella celebrata a Trondheim, che ha riunito tutti i migliori chef dei Paesi Nordici nel corso della quale non solo sono state rivelate le “stelle” della cucina nordeuropea. Sono stati premiati altri comparti dell’alta ristorazione, tra cui quello fondamentale della sala attraverso il riconoscimento “Welcome and Service”, patrocinato dalle Cantine Ferrari.
È stata proprio Camilla Lunelli, Direttore della Comunicazione e Relazioni Esterne della Casa trentina a salire sul palco per premiare il ristorante che, secondo i giudici Michelin, più si è distinto per un’accoglienza unica, che riesce a dare all’ospite quel “plus” che gli permette di vivere un’esperienza fuori dal comune. Quest’anno ad aggiudicarsi questo prestigioso riconoscimento è Tina Kragh Vildgaard del Ristorante Jordnær a Gentofte, in Danimarca.
Un tema, quello dell’ospitalità, che Ferrari promuove da anni attraverso incontri e iniziative importanti, a rimarcare quanto l’ospitalità sia una vera e propria arte, un mix unico di talento, attenzione al dettaglio e competenza.
Dopo le premiazioni sono seguiti ovviamente i festeggiamenti all’Hotel Britannia, dove oltre 500 ospiti tra chef, giornalisti e opinion leader hanno brindato con le bollicine Ferrari Trentodoc, che hanno accompagnato le creazioni di famosi chef stellati che si sono esibiti in uno show cooking d’eccezione.
Il legame di Ferrari con l’alta ristorazione è un’unione che esiste e si rinnova da oltre un secolo. Sono stati, infatti, i locali dei grandi chef a sancire il primo successo delle bollicine trentine, favorendo un formidabile passaparola che ha finito per portare Ferrari su tutte le grandi tavole. Un messaggio che anche la terza generazione della famiglia Lunelli ha fatto proprio, insistendo come i predecessori su un dialogo diretto con i protagonisti della grande ristorazione, soltanto italiana ieri, mondiale oggi. (GIUSEPPE CASAGRANDE)
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