A Palermo, dal 18 al 20 gennaio 2020 banchi di assaggio, convegno e dibattiti, seminari e degustazioni guidate: tutti gli appuntamenti con grandi personaggi del mondo dell’informazione di settore, del vino e dell’enogastronomia.
Ai Cantieri Culturali alla Zisa, ritorna NOT, rassegna dei vini franchi con un’edizione ricca di iniziative dedicate al fermento culturale che vede protagonisti i vignaioli, il loro lavoro artigianale, la salvaguardia della natura e dell’identità territoriale. Dal 18 al 20 gennaio il palinsensto dell’evento prevede diversi focus su storie e territori vinicoli, sul paradigma produttivo e il modus vivendi di cui NOT si fa vetrina sintetizzato nel pay off ‘Do Not Modify, Do Not Interfere’.
Contestualmente ai banchi di assaggio, con oltre cento produttori provenienti da tutta Italia e dall’estero, si terranno seminari, incontri e laboratori di degustazione negli ambienti del Cre.Zi.Plus, condotti da note firme della stampa di settore, da grandi personaggi impegnati in prima linea nella valorizzazione delle produzioni materiali, dai migliori degustatori e comunicatori del vino.
Sabato 18 gennaio Not debutterà con un grande dibattito sul mercato dei vini artigianali, sullo stato dell’arte della nuova tendenza di consumo che vedrà la partecipazione del Master Masv di Unipa, di Wine Monitor/Nomisma e di Porthos Racconta, con il titolo “Apocalittici e integrati, questioni di prospettive sui vini naturali e dinamiche di consumo”. Il convegno si terrà dalle 9,30 alle 16,00 al Cinema De Seta.
Alle 16,00 si entrerà nel vivo della rassegna, si apriranno le porte delle tre navate, il padiglione che accoglie i banchi di assaggio di NOT, cuore pulsante dell’evento con oltre 100 piccole aziende e 500 vini da degustare. Fino alle 21,00 gli appassionati di vino potranno intraprendere un viaggio appassionante e inedito tra vini e terroir, storie e scommesse di vita.
Nei giorni precedenti e durante la rassegna, il fermento di NOT contaminerà le città con i NOT OFF, il ciclo di appuntamenti dedicati al vino naturale in ristoranti, enoteche, wine bar, spazi culturali.
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