All’interno della 89esima Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, la giornata del 13 ottobre è un appuntamento particolare, una 24 ore culinaria che diviene palcoscenico per un’opera d’arte.
Già il tavolo stesso su cui verranno portati i piatti è un’opera d’arte, costruito direttamente tra le vigne dall’artista italo-svedese Duilio Forte, laureato in Architettura al Politecnico di Milano e fondatore dell’AtelierFORTE.
Nella cornice di un vigneto con lo sfondo delle colline dell’UNESCO e la torre di Barbaresco, saranno allestiti 12 pasti da 2 ore ciascuno, per tredici persone alla volta, in una lunga conviviale che durerà 24 ore, e dove la lamellata di tartufo è d’obbligo per i tre piatti proposti, antipasto, primo e secondo, oltre al dolce. Il tutto sarà filmato in presa diretta.
L’evento inizierà alle h 6, all’alba, con le luci a illuminare la prima tavolata, quando arriveranno i cercatori di tartufo con i loro cani, per mostrare il raccolto della notte.
Il calendario della giornata è fitto di appuntamenti, mentre ai tavoli si alterneranno pietanze e convitati, ospiti d’onore alcune persone importanti del mondo dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia, e non mancheranno personaggi in costume tradizionale piemontese.
Alle h 8 è prevista una colazione per i bambini con un mago che spiega le proprietà e la preziosità del tartufo attraverso giochi e magie.
Alle h 10 arrivano i suonatori di jazz e gli amici della Fiera del Tartufo.
Alle h 12, tra il sottofondo di fisarmoniche, si presenteranno diversi collezionisti di opere d’arte.
Alle h 14 è la volta dei collezionisti di vino, intrattenuti dalla confraternita della Nocciola delle Langhe.
Alle h 16, alla presenza di diversi chef, Oldani presenterà il suo nuovo XFETTA, uno strumento innovativo per “grattare” il tartufo. Tris di stelle con i piatti preparati dallo stesso Oldani, Maurilio Garola (1 stella Michelin della Ciau del Tornavento e dell’osteria Campamac) e gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani de Il Luogo di Aimo e Nadia (2 stelle Michelin) che realizzeranno un dolce milanese al tartufo, per celebrare la Milano-Alba, andata e ritorno.
Alle h 18 gli ospiti si dovranno vestire in costume per rivivere un’atmosfera d’altri tempi, con il passaggio dei membri del palio degli asini.
Alle h 20 con artisti in costume medioevale e sottofondo di musica classica.
Alle h 22 è la volta dei galleristi, intrattenuti da musica locale.
A mezzanotte si presenteranno i produttori di vino.
Alle h 2 musica da ballo con un dj, insieme ai membri della Fiera del Tartufo.
Alle h 4, una performance nella performance, l’ultimo slot per registrare: gli ospiti dovranno coprirsi di lenzuoli e interpretare dei fantasmi.
Nulla di più affine allo scopo della 89esima Fiera Internazionale del Tartufo di Alba, dicono gli organizzatori: “conoscere da vicino, annusare, toccare, assaggiare gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali e laboratori”.
L’evento del 13 ottobre ad Alba rientra nel progetto “Anotherview”, di Marco Tabasso, Tatiana Uzlova e Robert Andriessen, progetto artistico che consiste nella realizzazione di “finestre nomadi digitali”, ognuna delle quali vuole raccontare un giorno della vita di un luogo diverso del mondo. Ogni panoramica viene poi installata all’interno di una finestra che riproduce le sembianze della finestra fisica da cui la vista è stata registrata.
La 24 ore gastronomica di Alba diventerà Mostra (“La Penultima Cena e altre storie”), visitabile ad Alba dal 25 ottobre fino alla chiusura della Fiera internazionale del tartufo, 24 novembre 2019, al Coro della Maddalena, via Vittorio Emanuele III, 19, Alba.
Maura Sacher
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