In Piemonte la flavescenza dorata ha colpito le piante di Arneis e Barbera.
E non va meglio in Veneto: i meli i peri sono sotto pesante attacco da parte della cimice asiatica. Le organizzazioni agricole stimano un danno di 100 milioni di euro con gravi ripercussioni su tutta la filiera e l’occupazione.
Al momento non ci sono soluzioni immediate, l’unica maniera per sconfiggere questi tremendi insetti, che stanno diventando come una delle storiche piaghe bibliche.
L’introduzione della Vespa Samurai che non divora le cimici, bensì deposita le sue uova tra quelle della cimice impedendone la schiusa.
C’è un però: una direttiva della UE impedisce l’introduzione di specie animali non autoctone e quindi……
Non stanno meglio gli odiati/amati cuginastri franzosi: si prevede una riduzione della produzione vitivinicola almeno del 20% per l’annata 2019.
Le sopravvalutate viti francesi perdono a raffica i grappoli rinsecchiti dal caldo torrido e i chicchi non possono essere trasformati nemmeno in uva passa.
Ettari di coltivazioni stanno andando in cenere bruciati da incendi scaturiti dalla secchezza causata dalla calura.
In Francia non ricordano simili temperature da quando i dati meteorologici sono registrati, anche in Belgio la situazione è uguale. Gravi ripercussioni per le coltivazioni che interessano la produzione brassicola.
La situazione è buona sui Colli Bolognesi, incrociando le dita non si vede la flavescenza dorata.
Le piante sono in linea con le stime, le piogge di maggio e giugno hanno contribuito a salvaguardare una giusta crescita.
La zona si è salvata dalle devastanti grandinate, danni ingenti nel resto della regione.
Dalla Val Tidone ai confini con la Lombardia arrivando fino alla Romagna solatia del Pascoli la desolazione nei frutteti nelle serre e nelle vigne.
Una politica ignorante e ottusa non ha pensato nei decenni passati a programmare la costruzione di invasi per la raccolta delle acque piovane.
Investimenti che adesso sarebbero utilissime per spegnere la sete dei campi.
E questo governazzo non ha la volontà e le capacità di affrontare la situazione.
Una ultima perla di governo e delle promesse fatte giusto per dare aria alla bocca. Ricordate la vertenza del latte?
Le parole spese da leaders politici (?) e ministri, ma de che, non hanno avuto seguito e siamo vicini ad una nuova vibrata e giusta protesta da parte degli allevatori di buona parte del Sud Italia, dalla Sardegna alla Calabria.
Passate le elezioni e ottenuto consensi i pifferai scalcinati momentaneamente vincenti stanno sbeffeggiando chi li votati.
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso mi verrebbe da dire, ma non è una gran consolazione.
Dire che è inutile piangere sul latte versato, ma questi maldestri imitatori di politici ci hanno abituato alle parole al vento.
Umberto Faedi
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