Da lozione dopobarba o disinfettante per la pelle a pregiato distillato utilizzato soprattutto per arricchire bevande carezzevoli alla gola; un evoluzione di tutto rispetto, qualitativo e d’immagine.
Il Gin è una bevanda spiritosa, limpida e incolore, a base di ginepro ottenuta dalla distillazione di un fermentato ottenuto da frumento ed orzo in cui viene messa a macerare una miscela di erbe, spezie, piante e radici, i cosiddetti “botanical”, per aromatizzarla.
Il Gin è stato elaborato per la prima volta nei Paesi Bassi verso la metà del Seicento ad opera di un medico botanico dell’Università di Leida, allo scopo di trovare un rimedio per curare i soldati olandesi che si ammalavano di febbre nelle Indie Orientali. Dall’Olanda passò in Inghilterra con Guglielmo III di Orange-Nassau, diventato Re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda, in virtù delle strette parentele con gli Stuart.
Stante la rivalità perenne con la Francia, Guglielmo proibì le importazioni straniere di qualunque genere, specie degli alcolici, cosicché la produzione del distillato di ginepro venne incrementata e addirittura si arrivò a servirsi di tale bevanda come parte del salario da destinare agli operai.
Considerata l’alta gradazione alcolica, nonché l’impiego di specie botaniche con proprietà antisettiche, continuò ad essere impiegato come disinfettante e venne utilizzato nelle botteghe dei barbieri, i quali, come in altre parti del mondo, potevano esercitare anche l’arte chirurgica, di cavadenti per esempio.
Nel 1745 Giorgio II separò con decreto reale le professioni; ai barbieri del regno fu comunque consentito di continuare a utilizzare il Gin, come disinfettante e come lozione dopobarba.
Il ‘Barber’s London Dry Gin’, che ci viene segnalato, è ottenuto da una base neutra di acquavite di cereali, distillata tre volte in alambicchi tradizionali; vengono aggiunti gli ingredienti vegetali, i suddetti “botanical”, che contribuiscono a creare il carattere spiccato e personale di questo distillato.
La produzione del ‘Barber’s London Dry Gin’ avviene secondo il metodo più antico, per piccoli lotti, ed ogni bottiglia riporta il numero di partita produttiva.
La gradazione è fissata a 40% vol., perfetta per bere il distillato liscio o miscelato. Per le sue peculiari caratteristiche aromatiche, può essere degustato liscio, con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio, oppure nei classici Gin&Tonic e Martini.
L’azienda produttrice, la Thames Distillers, è oggi una piccola distilleria della zona sud–orientale di Londra, in attività da oltre due secoli e appartenente a una famiglia di antiche tradizioni produttive. Il suo Master Distiller è fra l’altro il Presidente dell’Associazione dei Distillatori Inglesi.
Maura Sacher
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