Il clima è da sempre al centro dell’attenzione dei coltivatori della terra, chi spende energie per produrre, raccogliere e vivere dei frutti della Natura. Spesso le conseguenze negative devono essere subite, le grandinate inaspettate, le grandi nevicate fuori stagione, i prolungati periodi di siccità e viceversa di piogge.
Di fronte ad un cambiamento clima, improvviso non si può combattere alcuna battaglia se non quella di vigilare sui bollettini meteo.
(del tipo “avviso ai naviganti”) e magari, ove possibile, dotare le coltivazioni di adeguate protezioni. Un fai da te in casa, giacché non è non alla portata di tutti stipulare polizze assicurative ad hoc.
E quand’anche la calamità naturale venga riconosciuta, gli indennizzi e i sussidi governativi arrivano quando il “Ciel ti aiuta” … anzi ti ha già aiutato.
Da tempo, in diversi ambiti scientifici, si parla di cambiamento climatico, ricorrente o duraturo. Colpevolizzando il riscaldamento globale, anche causato dalle attività industriali, ed evidenziando i rischi di come potrebbe modificarsi la vita umana sulla Terra.
Rischi come, ad esempio, far spostare le aree geografiche della produzione di vini sempre più a nord dell’Europa. L’abbiamo visto per lo Champagne che dalla tradizionale zona di produzione di Reims si è spostata in Gran Bretagna. (https://www.egnews.it/lo-champagne-si-fa-nel-regno-unito/).
E nel contempo può cambiare la qualità dell’uva e, quindi, provocare una riduzione delle rese, ed altri disastri economici per i viticoltori.
Da queste considerazioni è nato il progetto Clim4Vitis finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Twinning 2020. Alla ricerca triennale, iniziata nel 2018, partecipa l’Università di Firenze sotto la guida dell’Universidade de Trás-os-Montes e Alto Douro (UTAD) (Portogallo). Il sostegno del Potsdam Institut fuer Klimafolgenforschung (PIK) (Germany), del Luxembourg Institute of Science and Technology (LIST) (Luxembourg) la Sociedade Portuguesa de Inovação (SPI) (Portugal).
Il 9 e il 10 luglio 2019, con sintesi il 12 luglio nell’Aula Magna della Scuola di Agraria di Firenze, sono previsti seminari. In lingua inglese con traduzione simultanea, sull’utilizzo delle metodologie attuali per valutare gli impatti del cambiamento climatico sulla coltura della vite. Rivolti anche a studenti, ricercatori e in particolare ad aziende agricole del settore vitivinicolo.
Si parlerà di modelli di simulazione climatica e colturale, di supporto alle decisioni, di agricoltura di precisione e della valutazione delle preferenze del consumatore.
Per maggiori informazioni e iscrizioni gratuite: https://clim4vitis.eu/event/clim4vitisdays-2/
Per contatti: Luisa Leolini: clim4vitis.florence@gmail.co
Maura Sacher
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