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Rocco Pozzulo confermato alla guida della Fic

A Catania per il 30° Congresso Nazionale e l’Assemblea della Federazione Italiana Cuochi più di mille cuochi da tutto il mondo e oltre 62mila euro raccolti in beneficenza. Chef stellati e ospiti d’onore hanno animato per tre giorni la città di Catania e il complesso delle Ciminiere.

 

Ha fatto il giro del mondo la foto delle berrette bianche al teatro Massimo Bellini di Catania, ma è stato solo uno dei tanti appuntamenti che dal 31 marzo al 2 aprile si sono susseguiti per il 30° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, in scena all’interno del Cooking Fest, Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie da cucina, che si è tenuto presso il complesso fieristico delle Ciminiere e in altri luoghi rappresentativi della città etnea.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Rocco Pozzulo, riconfermato presidente nazionale della Federazione Italiana Cuochi per il prossimo quadriennio – perché a ogni Congresso organizzato cresce sempre più il numero dei cuochi partecipanti e questo rappresenta un elemento molto importante per la diffusione della cultura gastronomica del paese che evidenzia la volontà di mettersi in gioco, di dimostrare che anche il nostro lavoro, fatto di sacrifici e rigore, ha un valore ancora più alto se vissuto e condiviso in momenti di formazione come questo”.

 

L’appuntamento di Catania ha posto l’accento sul fondamentale contributo fornito da prodotti tipici e cucine locali al processo di diffusione del modello alimentare italiano nel mondo e non a caso il Congresso si è svolto in Sicilia, regione che negli ultimi dieci anni si è fatta portatrice sana della riscoperta della cultura gastronomica locale ed è diventata col tempo cuore pulsante della gastronomia d’eccellenza del Mediterraneo. Ad aprire l’evento sono stati i rappresentanti della Federazione Italiana Cuochi nel mondo provenienti dal Brasile, Polonia, Belgio, Olanda, Polonia e Australia, per dare inizio a “Gusto in Scena” il titolo del Congresso Fic 2019, ispirato allo slogan The extraordinary Italian Taste di Expo, per sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale nella promozione del sistema paese.

I lavori si sono svolti nel complesso delle Ciminiere di Catania, dove la Federazione ha scelto, in occasione anche del Cooking Fest, Salone dell’enogastronomia e delle tecnologie da cucina di affrontare tematiche molto importanti relative alla sicurezza, agli sprechi alimentari e la sostenibilità, invitando a presiedere il ministro del MIPAAFT (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Tursimo), Gian Marco Centinaio, che oltre a cimentarsi ai fornelli ha ribadito l’impegno del governo nella salvaguardia del Made in Italy e dei progetti futuri che prevedono di esportare in Cina oltre alle arance, anche il riso italiano e la carne suina.

 

“Le eccellenze siciliane fanno indubbiamente parte di un contenitore più importante – ha detto il ministro durante il suo intervento al Congresso Fic – che è quello del Made in Italy e del nostro paese. All’export manca fare sistema, noi stiamo andando in giro per il mondo a promuoverci in modo disorganizzato, ma se lo facessimo come squadra riusciremmo ad aumentare le esportazioni e a far conoscere ancor di più la qualità dei nostri prodotti”. Tra show cooking e focus di approfondimento, tanti i momenti dedicati a chef che hanno saputo catturare l’attenzione del pubblico anche lontano dai fornelli, raccontando dettagli e particolari delle loro vite che li hanno portati a distinguersi per bravura, dedizione al lavoro e genialità.

È il caso di  Enrico Crippa (Piazza Duomo***, Alba) e Luciano Tona alla guida dell’Accademia Italiana Bocuse d’Or, Ciccio Sultano (Il Duomo**, Ragusa), Pino Cuttaia (La Madia**, Licata), Massimiliano Mascia (San Domenico**, Imola), Anthony Genovese (Il Pagliaccio**, Roma), Massimo Mantarro (San Domenico Palace*, Taormina), Vincenzo Candiano (Locanda Don Serafino**, Ragusa), Alessandro Ingiulla (Sapio*, Catania), Francesco Patti (Coria*, Caltagirone), tutti insieme per sottolineare il ruolo strategico dell’enogastronomia nazionale, l’importanza della promozione della cucina italiana a partire dalle radici più profonde.

 

Lunedì 1 aprile si è svolta la grande serata al teatro Massimo Bellini di Catania, presentata magistralmente dal direttore della rivista Il Cuoco Antonio Iacona. Per l’occasione il teatro ha deciso di realizzare un concerto ispirato alle partiture che hanno espresso il significato profondo e universale della convivialità, allargando il raggio delle suggestioni alle colonne sonore cinematografiche e alle pagine di celebri scrittori. Il risultato è stato un evento multimediale in cui musica, cinema e letteratura che ha anche messo in risalto la straordinaria forza economica e il valore civile e sociale del cibo, così radicati nell’esperienza artistica del melodramma italiano e, più ampiamente, del grande repertorio musicale.

 

A chiudere i lavori una cena di gala organizzata per tutti i partecipanti al Congresso e le autorità nello scenario incantato del parco botanico Radicepura, realizzato da Venerando Faro, esperto internazionale in florovivaismo. Cinque ettari di terreno, e oltre 3mila specie di piante, in uno spazio polifunzionale incastonato tra l’Etna e il Mar Jonio, dove è stato possibile rivivere le tradizioni più autentiche della Sicilia, con la sua cucina, immersi fra la purezza e l’incanto della natura.

 


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