Siamo alla Tenuta Masselina sulle colline di Castelbolognese per l’inaugurazione della nuova cantina.
La nuova storia della Masselina si fonda sulla sostenibilità dell’impatto ambientale ed energetico nella produzione dei vini e visto il contesto favorevole ricco di biodiversita’ l’azienda è stata convertita in biologico.
La tenuta fa parte del Gruppo Cevico che nel 2018 ha imbottigliato complessivamente 110 milioni di bottiglie: il mercato del gruppo è costituito da oltre settanta nazioni.
La struttura è stata realizzata tramite gli investimenti dei soci della Cooperativa e con il contributo della regione Emilia Romagna ed è a bassissimo impatto ambientale e praticamente autosufficiente a livello energetico, grazie alle tecnologie avanzatissime impiegate nella realizzazione.
Un antico fienile è stato restaurato e una nuova barricaia vedrà una parte dedicata alla realizzazione dello Spumante Metodo Classico.
La cantina ricavata nella collina ha una vasta bottaia con numerose botti e tonneau, una zona con grandi anfore e numerose pupitres per il Metodo Classico.
La prima vendemmia è stata nel 2008 e i risultati da allora sono buoni.
Trebbiano in anfora e Metodo Classico da uve Pignoletto con sosta sui lieviti per 36 mesi sono fra i vini di punta della cantina.
Gli ettari vitati sono 22 coltivati a uve Chardonnay, Pignoletto o Grechetto, Sangiovese e Cabernet Sauvignon.
Non manca ovviamente l’Albana, il classico della Romagna in varie interpretazioni e ovviamente Passito. I vigneti sono ubicati in collina tra i 100 e i 170 metri sul livello del mare.
Il Trebbiano in anfora viene proposto anche in versione con etichetta in pregiata ceramica di Faenza.
Da cinque anni esiste un settore di vini biologici che ha una media di vendita di 500000 bottiglie all’anno e l’intera certificazione biologica arriverà con la vendemmia del 2019.
Umberto Faedi
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