Starbucks, la catena americana di caffetterie con 28.720 punti vendita in 78 paesi, dopo essersi insediata in un autorevole spazio in pieno centro a Milano e aver vinto le resistenze più mediatiche che della cittadinanza, replica l’esperienza in nuovi quartieri milanesi.
Starbucks comunica che inaugurerà entro la fine del 2018 altri tre nuovi punti vendita, in Corso Garibaldi e in Piazza San Babila (via Durini) a Milano, e al Terminal 1 dell’aeroporto di Milano Malpensa. Il piano di sviluppo di Starbucks in Italia prevede l’apertura tra i 10 e i 15 nuovi punti vendita nei prossimi anni nelle maggiori città italiane e ciò significa molte opportunità di impiego, ma anche di formazione e crescita professionale, il che oggi e nell’immediato futuro implica una speranza di lavoro per tanti giovani di buona volontà.
Per anni è andata avanti una campagna contro McDonald’s, denigrando la compagnia statunitense rendendola responsabile di introdurre nei loro menù carni surgelate di provenienza estera, mentre poi si è accertato che le materie prime sono provenienti dal mercato italiano e da produttori certificati.
Verso Starbucks, gli iniziali tentativi di screditare l’iniziativa per via dell’arredo esterno con giardino esotico, tra palme e banani, sono stati presto inficiati dall’afflusso della clientela, che invece è rimasta appagata dall’ambientazione interna in perfetto stile contemporaneo milanese, abbellito con elementi tipici dell’architettura italiana e impreziosito da lavorazioni in legno create da un artigiano italiano.
Ma certo l’esteriorità non è sufficiente per garantire il successo di un locale come una caffetteria, sacro scenario quanto più desiderabile per una gustosa colazione o intervallo di mezza giornata, e infatti la catena Starbucks in Italia si è impegnata a rispettare la tradizione dei bar e caffè italiani a fianco dei canoni che caratterizzano lo stile aziendale di base.
Riguardo al caffè, verso cui gli Italiani mostrano una specie di culto, l’impatto con la bevanda “stile americano”, serviti in bicchieri di carta o plastica, è stato presto superato di fronte all’ampia scelta di caffè sostenibili di alta qualità, preparati da personale italiano altamente addestrato.
Cosicché la vera novità dei nuovi Starbucks di Milano è l’offerta gastronomica, studiata su misura per il palato italiano, con una selezione di prodotti tipici della tradizione locale, a partire dalla colazione, con un’offerta di fragranti cornetti e croissant sfornati ogni giorno e farciti al momento con una scelta di creme, allo Snack Lunch, che offre una varietà di panini e insalate preparati freschi ogni giorno.
Per ultimo, giova far presente che l’azienda Starbucks, attraverso Percassi, partner licenziatario unico per l’Italia, collabora con la Fondazione don Gino Rigoldi per offrire supporto ai giovani che provengono dalle aree più svantaggiate di Milano, offrendo loro opportunità di formazione e lavoro. Inoltre, Starbucks sta lavorando con il Banco Alimentare per garantire la raccolta giornaliera dei prodotti freschi non venduti, assegnati a chi ha bisogno.
Maura Sacher
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri