Le Donne del Vino a Matera venerdì 16 novembre per il Forum Internazionale e per parlare di Violenza sulle Donne. Un momento importate che vedrà la consegna del premio «Personaggio dell’Anno 2018» a Matilde d’Errico la giornalista autrice e conduttrice televisiva da anni impegnata nel contrasto al femminicidio e la consegna delle somme raccolte dalle Donne del Vino a due associazioni che lavorano per prevenire gli atti violenti.
Le Donne del Vino sono particolarmente attente al tema della violenza che nel 2018 ha colpito anche l’Associazione con la morte della sommelier Donatella Briosi, uccisa dall’ex marito a Udine.
Sarà Matera, la città dei Sassi, patrimonio dell’Umanità Unesco e Città europea, ad accogliere un evento unico dove, per la prima volta, le Donne del Vino di tutto il mondo fanno rete con un forum virtuale. Si conclude con questo evento l’anno dei festeggiamenti per i 30 anni delle Donne del Vino ma a questa prima convention seguirà nel 2019 un forum a Milano nel 2019. Si mettono così le basi per un network network con le associazioni simili di Argentina, Australia, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera e USA per fare rete e “ampliare strategie, conoscenze, favorire stage, scambi di know how e viaggi nelle regioni viticole” come ha ricordato la presidente nazionale delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini. A Matera l’organizzazione è stata affidata alla delegata DDV della Basilicata Carolin Martino e dalla consigliera nazionale Sabrina Soloperto con l’aiuto di Eventi d’Autore.
Il premio alla giornalista è il segnale che le Donne del Vino vogliono dare e l’impegno per la battaglia per prevenire atti di violenza contro l’universo femminile. Già molti gli eventi che sono stati fatti dalle varie delegazioni che hanno portato alla raccolta di 10.000 euro a cui si aggiungono i ricavi dell’asta di vini pregiati a Villa Brandolini D’Adda di Vistorta organizzata dalla Delegazione Friuli Venezia Giulia.
E sarà proprio Matilde D’Errico a consegnare il denaro delle Donne del Vino a due associazioni del Friuli Venezia Giulia, regione dove viveva ed è stata uccisa Donatella Briosi. Si tratta della onlus “VoceDonna” che da vent’anni assiste le donne vittime di violenza, in forma gratuita, offrendo loro servizi nell’immediato e nel percorso riabilitativo con la garanzia del completo anonimato. L’altra beneficiaria è “In prima persona, Uomini contro la violenza sulle Donne”, associazione fondata nel 2017 da imprenditori pordenonesi e indirizzata direttamente agli uomini violenti.
Roberta Capanni
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