Con il valore del suo vigneto stimato in più di 3 miliardi di euro, la realtà vitivinicola regionale si accredita nella toplist delle migliori campagne italiane. Un brand conosciuto nel mondo, fra vino, arte e storia.
La Toscana con il suo prodotto più nobile, il vino, e il suo patrimonio storico artistico, è oggi un marchio riconoscibile in tutto il mondo tanto che, in alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, il suo nome non viene più tradotto.
“L’altissimo valore del Vigneto Toscana, che si attesa sui 3.3 miliardi di euro – ha affermato l’assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori – è un dato importante, che permette di inquadrare economicamente la nostra realtà vitivinicola, accreditandola, anche per quanto riguarda il valore della superficie vitata, nella toplist delle migliori campagne italiane”.
Lo confermano anche i dati dell’enoturismo che vede la Toscana scelta da oltre il 27 per cento dei wine lovers che ogni anno visitano l’Italia. Un fenomeno, quello del turismo del vino, che, a livello nazionale, ha un giro d’affari di oltre 5 miliardi annui e che coinvolge 3 milioni solo di “enonauti” italiani la maggioranza dei quali è concorde sul fatto che la Toscana rappresenta la meta ideale per il pacchetto completo che offre: paesaggio, vino e cucina di altissima qualità, storia e arte.
Un’offerta diversificata e di qualità che, dopo avergli fatto vincere nel 2012 il Travelers’ Choice Wine Destinations Awards di TripAdvisor, ha portato la regione a battere la concorrente storica Bordeaux nel concorso dedicato alle 7 enomeraviglie del mondo di Wayn.com, votato da 27mila persone.
“Un risultato che se da un lato ci lusinga – ha concluso Salvadori – dall’altro ci spinge a essere sempre più competitivi e innovativi”.
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