A Novoli di Lecce si rinnova la tradizione popolare che ogni anno si celebra attorno ad un falò, il più grande del bacino del Mediterraneo. I “Giorni del fuoco” profumano di enogastronomia con il concorso che vedrà dieci squadre di giornalisti sfidarsi all’ultimo piatto.
A.A.A. giornalisti cercansi per una originale prova ai fornelli. L’appello parte da Novoli (Le) dove si sta preparando l’edizione 2014 de “La “Fòcara”, il fuoco più grande del bacino del Mediterraneo che tornerà a bruciare nella notte del 16 gennaio 2014 in occasione delle celebrazioni della festa di Sant’Antonio Abate, patrono della città.
Dieci squadre formate ciascuna da un giornalista salentino, affiancato da un cronista proveniente da una qualsiasi altra area geografica d’Italia e capitanate da dieci cuochi e pasticceri, metteranno da parte per un giorno pc, penne, taccuini e microfoni e si cimenteranno nella preparazione di gustosi piatti, utilizzando ingredienti rigorosamente del territorio, messi a disposizione da “Campagna Amica” di Coldiretti Lecce.
Alla kermesse gastronomica di Novoli potranno partecipare in totale 20 giornalisti che saranno selezionati per l’originalità delle ricette presentate e per la capacità di introdurre nei piatti alimenti tipici della Terra d’Otranto. Ad assegnare il premio “Piatto della Fòcara 2014” ai volenterosi giornalisti-cuochi sarà una giuria qualificata, capeggiata dallo chef Andrea Serravezza e dal giornalista Pierpaolo Lala (ideatore di Fornelli indecisi).
Il premio consiste in una “dispensa” di prodotti di stagione a chilometro zero delle aziende aderenti a “Campagna Amica”. Le modalità di partecipazione alla gara sono indicate nel bando che si può scaricare dai siti www.lecce.coldiretti.it e www.fondazionefocara.com.
Promossa da Regione Puglia, Provincia di Lecce e Comune di Novoli in collaborazione con numerosi partner pubblico-privati, “La Fòcara” è stata inserita tra i beni della cultura immateriale della Regione Puglia e partecipa alla catalogazione Ministeriale per il riconoscimento dell’Unesco quale Patrimonio Intangibile dell’Umanità, da valorizzare e tutelare.
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