Grappa e sai cosa bevi. Un prodotto italiano al 100% eppure forse ritenuto “minore” rispetto ad altri grandi distillati. La grappa deve ancora fare i conti con la vecchia immagine legata a chi beveva forte per sopportare il freddo mentre il binomio alpini e grappa nell’immaginario collettivo esiste ancora.
Ma la grappa ne ha fatta di strada e le distillerie italiane sono cresciute di qualità e comunicazione ma ciò che manca, è la conoscenza che arriva “alla base” a chi sceglie e va oltre il “grappino” di fine pasto della domenica.
Vinacce scelte e freschissime, maestri distillatori di “alta gamma” e packaging elegante oggi hanno reso la grappa un prodotto per intenditori.
Una visita in distilleria apre uno spaccato dove tradizione, innovazione e passione si fondono. Abbiamo visitato e degustato le grappe della distilleria Segnana, gruppo Lunelli, a Trento per raccontarvi un’esperienza fatta di profumi intensi ed eleganti e la distilleria Bertagnoli a Mezzocorona dove si fa grappa dal 1870.
Tutto parte dalle vinacce che devono essere freschissime. Su questo il gruppo è avvantaggiato perché queste arrivano direttamente dall’altra produzione Lunelli: le bollicine “Ferrari”. Pochi passi e le vinacce fresche ancora profumate appena spremute arrivano agli alambicchi regalando ciò che di prezioso ancora hanno.
Bertagnoli si affida a piccoli produttori, il prodotto è di alta qualità, arriva in piccole casse e viene lavorato subito per non disperdere i preziosi profumi.
In Segnana, la distillazione è tradizionale, discontinuo a bagnomaria, resa ancora più efficace dai nuovi mezzi tecnici e dagli studi più recenti. Così, il cuore della distillazione, è pronto a riposare per ritrovare tutto il suo potenziale di profumi.
Guidati dall’enologo Mirko Scarabello abbiamo iniziato il percorso degustativo con tre grappe giovani ovvero chiare e due invecchiate.
Segnana Pinot Nero ottenuta da vinacce uva Pinot Nero trentino. Molte delle quali derivanti dalla Cuvée Rosé delle bollicine Ferrari. Intensa con sentori di vinacce fresche, frutti di bosco. Segnana traminer con vinacce di vigneti del Trentino che non poteva che essere aromatica, avvolgente, femminile ed estremamente accattivante. Sorpresa per la Cinquanta, 50% vol, una grappa complessa che affina in acciaio, rotonda e molto armonica.
Imperdibile la Solera Selezione ovvero uve Chardonnay e Pinot Nero attentamente selezionate. Da godere a temperatura ambiente (18-20 gradi), preferibilmente in bicchieri ampi tipo “ballon” questa grappa sprigiona sentori di frutta candita, note tostate con un finale lungo e persistente.
Infine la Sherry Cask un blend delle migliori vinacce che come la precedente è prodotta con il metodo unico al mondo e coperto da brevetto della “ridistillazione della flemma” che sublima la parte più pura e pregiata delle vinacce. Con un affinamento in botti di Sherry per almeno cinque anni ottiene aromi complessi.
A chi non crede che la grappa possa regalare momenti di grande eleganza l’invito è a provare. Ritorno da Trento con un bagaglio di sensazioni.
Roberta Capanni
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