L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo ha trovato un nuovo associato nel Friuli Venezia Giulia e precisamente a Gorizia, quarto nell’Isontino e undicesimo in regione FVG.
Con il 2018 la Trattoria alla Luna, di via Oberdan a Gorizia, è entrata ufficialmente nel gruppo, il quale si caratterizza per dotare ogni ristorante associato di un piatto simbolo, dipinto a mano dagli artigiani della Ceramica artistica Solimene di Vietri sul Mare, su cui è effigiata la specialità del locale, e donato agli ospiti in ricordo, appunto.
Sono un centinaio i ristoranti associati al sodalizio, fondato nel 1964 per salvaguardare le tante tradizioni e culture gastronomiche del Bel Paese dal rischio di scomparire davanti alla moda allora in auge della cucina internazionale.
Ma da questo rischio si era sempre tenuta tenacemente lontana la Trattoria alla Luna, di Via Oberdan 13 a Gorizia, in pieno centro, a due passi da Piazza della Vittoria (su cui si affacciano la barocca Chiesa di Sant’Ignazio e la Prefettura, già Palazzo della Torre, dal nome della nobile famiglia che lo costruì nel 1500, dominata dal colle del turrito Castello medievale), effettivo locale storico, riconosciuto, e ha sempre mantenuto fede alla sua fama.
Alla Luna fu aperta nel 1876 come posto di ristoro e locanda con scuderie per cambio cavalli alle carrozze, luogo di ritrovo di viaggiatori e commercianti del vicino mercato. Dal 1956 il locale è gestito dalla famiglia Pintar, ed entrarvi è come compiere un viaggio a ritroso nel tempo, non solo per l’arredo e l’atmosfera carichi di odori di legno e di cucina e con innumerevoli oggetti appesi a pareti e soffitto, ma anche per le pietanze proposte che spaziano nelle tradizioni del territorio goriziano-carsico-triestino-austro-ungherese, connotato come “Mitteleuropa”.
Alla Luna ora è in mano ad Elena Pintar e alla madre Celestina, che si presentano ai clienti in costume tipico goriziano. In menù non mancano le polpette e il pesce dell’Adriatico fritto o marinato (sardelle e sardoni) e seppie in umido con polenta. Anche la cantina offre vini a km zero: dagli autoctoni del Collio o del Carso e dell’Isonzo ai rossi tradizionali dei Colli Orientali del Friuli. Le grappe sono di produzione friulana o fatte da mamma Celestina, come quella ai frutti di Sambuco.
La “specialità” scelta da “Alla Luna” di Gorizia per entrare tra i ristoranti del buon ricordo, che i clienti troveranno sempre sulla carta (almeno per tutto l’anno, come condizione) sono gli gnocchi dolci. Questi sono tipici della tradizione locale, attinta dalla gastronomia austriaca ove però sono un primo piatto non dessert. Sono grossi gnocchi di patate con il ripieno di susine (ricetta più diffusa), oppure di albicocche, di fichi, d’uva o di ciliegie, varianti che “Alla Luna” si sperimentano con la frutta prodotta sulle colline del Collio goriziano.
«Avevamo proposto un ventaglio di alternative che comprendeva ad esempio il goulasch o gli gnocchi di pane, ma la scelta è caduta poi sugli gnocchi dolci» ha dichiarato la titolare, che inoltre ha spiegato la scelta dell’immagine sul piatto del buon ricordo: «Abbiamo voluto che sul piatto ci fosse anche il Castello, simbolo di Gorizia, oltre a una ragazza vestita in abito tradizionale e il nome della città scritto in italiano, sloveno e tedesco».
Il 18 febbraio si svolgerà nel locale una sorta di convivio di benvenuto, al quale parteciperanno molti soci dell’associazione in arrivo da tutta la regione e dal resto d’Italia.
Alla Luna: Tel. 0481.530374, Fax 0481.533326, trattoriallaluna@gmail.com
Maura Sacher
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