Stile e Società

Degustazione esclusiva all’Irvo

Presso la Cantina sperimentale “G. Dalmasso” di Marsala dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio, per fare il punto sui vitigni autoctoni minori e di nuova sperimentazione. Parterre di esperti con enologi, produttori e giornalisti di settore.

 

Ancora una volta l’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio di Sicilia si conferma fiore all’occhiello per l’Isola, grazie al lavoro di sperimentazione che svolge soprattutto nel settore vitivinicolo.

Presso la Cantina sperimentale “G. Dalmasso” di Marsala, due giorni di incontri-degustazioni sui vitigni autoctoni minori e di nuova sperimentazione che vengono coltivati nei vigneti sperimentali dell’Irvo. Nove i vini in degustazione, tre bianchi e sei rossi, provenienti da diverse varietà di vitigni autoctoni recuperati e oggetto di sperimentazione da parte dell’Irvo.

 

Tra i bianchi, l’Alzano e il Reliquia Bianca; fra i rossi, Racinedda, Prunesta, Bracau. In particolare sono stati degustati due vini rossi, uno proveniente dal Merlese, un vitigno ottenuto nel 1983 da Cesare Intrieri dell’Università di Bologna, incrocio fra Sangiovese e Merlot; l’altro, l’Ervi, un incrocio di Barbera e Croatina, ottenuto nel 1970 da Mario Fregoni.

A guidare le degustazioni, il dirigente dell’Irvo Antonio Sparacio e gli enologi Salvatore Sparla e Giacomo Alberto Manzo che hanno puntualmente illustrato il lavoro svolto nei vigneti sperimentali di Verbumcaudo, un feudo in provincia di Palermo, sottratto alla mafia e affidato ad una Cooperativa e in quelli di Marsala. Interessanti gli interventi, così come i vini degustati e le prospettive di utilizzo futuro.

 

L’Irvo come Ente pubblico della Regione Sicilia, è stato istituito nel 1950, al servizio della vitivinicoltura siciliana, preposto alla tutela, evoluzione e promozione della produzione vitivinicola siciliana. Ha la sede centrale a Palermo e uffici periferici ad Alcamo, Marsala, Milazzo e Noto; più due sportelli tecnici a Canicattì e Castiglione di Sicilia.

 

Con L.R. n. 2/2007 è stato riconosciuto Ente di ricerca della Regione siciliana e nel 2011 sono state attribuite competenze in materia di oli, come la valorizzazione e promozione dell’olio extravergine di oliva prodotto e confezionato in Sicilia, dell’oliva da mensa e della certificazione, ricerca e innovazione nella filiera olivicola-olearia.

 

A queste competenze si aggiungono quelle svolte sin dalla sua costituzione come i controlli e le certificazioni delle produzioni vitivinicole siciliane a denominazione di origine; la sperimentazione e la ricerca applicata viticola, enologica e microbiologica finalizzata alla individuazione di modelli viticoli e protocolli enologici da trasferire alle aziende; il supporto alla competitività delle aziende vinicole siciliane sui mercati nazionali ed internazionali; le analisi enochimiche effettuate nei propri laboratori dall’Ente unico nazionale per l’accreditamento Accredia per la certificazione di parametri enologici; la formazione e l’aggiornamento professionale degli addetti al settore e la consulenza legislativa alle aziende.

 

Con la sua attività, l’Irvo è stato, e continua ad essere, propulsore del rinascimento enologico siciliano.

Piero Rotolo


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Piero Rotolo

Direttore Responsabile vive a Castellammare del Golfo Trapani

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