Siamo in Abruzzo, a pochi chilometri dai monti della Maiella e dal mare della Costa dei Trabocchi, in contrada Semivicoli di Casacanditella (Chieti), sulla sommità di un colle si trova il seicentesco Castello di Semivicoli, un palazzo dalla storia articolata appartenuto per generazioni alla famiglia della nobiltà borbonica Perticone che vi soggiornava d’estate per seguire i lavori di trebbiatura e di vendemmia nelle loro proprietà.
Si salvò dai bombardamenti della seconda guerra mondiale in quanto utilizzato come ospedale, abitato fino al 1956 per brevi periodi di vacanza dagli antichi proprietari, poi questo maestoso palazzo perse progressivamente importanza e venne abbandonato all’incuria e svuotato degli arredi di pregio sul finire degli anni sessanta del secolo scorso. Nel 2004 venne acquistato da Gianni Masciarelli, uomo del vino , per farne regalo alla moglie Marina e, dopo un restauro conservativo durato cinque anni, oggi è una dimora di charme circondato da vigneti, ulivi, rose e ginestre. Un’altra delle grandi intuizioni di Gianni Masciarelli che ha sempre voluto collegare il suo grande vino al territorio ed alla cultura che esso esprime.
Un complesso che conserva ancora affascinanti ricordi della sua storia e delle attività produttive: il frantoio in pietra, un torchio in legno datato 1864, la bottaia dai fusti realizzati a mano agli inizi dell’Ottocento, la neviera un ambiente ipogeo destinato alla conservazione della neve per il mantenimento delle derrate alimentari, un granaio e la chiesa di S. Nicola con doppio accesso, uno pubblico e l’altro riservato che metteva in comunicazione la cappella con le stanze della baronessa.
Ad accogliere gli ospiti con garbata eleganza, Valentina, nipote del custode sotto la vecchia proprietà ed ora responsabile della struttura che racconta l’esperienza di recupero condotta con due chiavi di lettura, quella del massimo rigore e quello della massima funzionalità contemporanea.
Al primo piano gli spazi comuni, grande attenzione al gusto, tante le suggestioni appena sottolineate dalla patina del tempo. Ricercata prima colazione servita nella cucina dal grande camino con le delizie della governante, marmellate, deliziosi biscotti e pane appena sfornato. Undici camere dove si trovano oggetti antichi accostati a creazione di artisti contemporanei come le sedie di Driade o gli arredi per i bagni di Philip Stark ed Antonio Lupi, poltrone Frau per citarne alcuni, grazie alla passione di Marina per l’antiquariato e l’interior design. Le Camere-suite ognuna diversa dall’altra: splendida e luminosa quella di 120 mq ricavata nell’antico granaio con panorama mozzafiato a 360 gradi che va dalla Majella al mare grazie alle 18 finestre che la circondano.
Il Castello di Semivicoli è tra le prime strutture in Abruzzo a poter vantare l’affiliazione a Ecoworld Hotel, un booking engine che in Italia raggruppa strutture con una particolare sensibilità all’ambiente.
Per il concetto di ospitalità sviluppato al Castello di Semivicoli, che fa parte dell’associazione Châteaux & Hôtels Collection, Marina ha coniato l’espressione “pop-up Château” che rende bene l’idea di poter disporre di una accoglienza taylor made l’organizzazione di numerosi eventi estemporanei di gastronomia, musica e arte.
Quindi luogo ideale per ospitare eventi come meeting, conferenze, banchetti e ricevimenti, merende o pranzi nel giardino segreto con viti antiche, cene su misura firmate da cuochi del territorio, (per noi ha cucinato Domenico Scotti del Ristorante Santa Chiara di Guardiagrele), brevi corsi di cucina della tradizione come quello sul Parrozzo, dolce tipico della tradizione pescarese con lo chef Monia Florio, oppure si può visitare uno dei ristoranti stellati come Villa Maiella di Guardiagrele). Passeggiate in bicicletta, escursioni accompagnate nei vigneti per godere della natura oppure una sosta nella piscina immersa in un prato circondato dagli ulivi e dal vigneto.
E come non parlare delle degustazioni dei vini prodotti nella cantina Masciarelli a San Martino, guidata da Marina Cvetic. Una realtà complessa con oltre 60 parcelle di vigneti e oliveti, 280 ettari, articolati su 13 comuni nelle quattro province abruzzesi in territori scelti e di elezione per la coltivazione della vite. L’uva che principalmente si coltiva è il Montepulciano, che rappresenta il 70% della produzione più il 20 % a Trebbiano e il 10 % a Chardonnay e Cococciola, un’uva bianca autoctona.
L’azienda produce 2,5 milioni di bottiglie l’anno nelle cinque linee aziendali, Masciarelli Classico, Gianni Masciarelli, Villa Gemma, Marina Cvetic e Castello di Semivicoli con un trend sempre in crescita.
Mai più appropriato per Marina e il suo dream team il titolo del film “Niente può fermarci” diretto da Luigi Cecinelli con Gérard Depardieu, che ha visto come set proprio il castello di Semivicoli.
Piera Genta
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