Il BuyWine 2017 è andato bene. In Toscana i produttori si ritengono soddisfatti del BuyWine 2017 dove sono state presentate 607 etichette.
Oltre cinquemila incontri B2B che hanno raccolto consensi da tutti, buyer internazionali e produttori. Realizzata dalla Regione Toscana con la collaborazione di PromoFirenze la manifestazione che si è svolta il 10 e 11 febbraio ha mostrato la vivacità del panorama enoico toscano. Apprezzati i prodotti per la loro qualità ma anche per il rapporto con il prezzo e il packaging. Soddisfazione tra i compratori che hanno trovato l’organizzazione all’altezza delle aspettative anche chi, ed erano circa la metà, ha affrontato il BuyWine per la prima volta (circa 32 gli incontri per buyer).
Molti Buyer sopo il BuyWine, hanno continuato con le Anteprime di Toscana che per tutta la settimana si sono svolte nei principali templi del vino della Toscana oltre che a Firenze.
Soddisfatto l’Assessore all’‘agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, sempre attento al settore così importante per il comparto toscano: « I numeri e l’export di DOC e DOCG- ha ricordato – ci dicono che occorre lavorare sulla qualità, ma questo i produttori toscani già lo sanno e lo fanno. Ci dicono anche che la promozione si fa facendo squadra tutti assieme. E poi, come ho ripetuto nei giorni scorsi, ci sono gli investimenti da fare in campo e in cantina, con parte dei fondi del piano rurale ancora a disposizione».
Il sistema adottato da BuyWine 2017 ha funzionato bene, come rivela il gradimento degli operatori. Una spinta in più per il vino toscano che sta mettendo sempre più risorse nella promozione corale per uscire da un isolamento aziendale caratteriale. La cosa da notare è l’alta qualità sia in vigna che in cantina e molte conversioni al biologico. Segno evidente dell’attenzione al territorio. Innovazione in cantina ma tradizione nei punti chiave della produzione sono gli aspetti che abbiamo ritrovato in molte delle 210 aziende presenti dei quali (63 i biologici o biodinamici. 244 i DOCG, 202 gli IGT, 161 i DOC).
Roberta Capanni
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