Domenica 5 febbraio 2017 la 4^ Giornata nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari. Conoscere per evitare di mandare in fumo l’1 per cento del Pil, pari a circa 16 miliardi di euro l’anno.
Parola d’ordine: intervenire contro lo spreco alimentare. Circa 145 chilogrammi di cibo l’anno, infatti, vengono sprecati dalle famiglie italiane. Una situazione non più sostenibile.
Domenica 5 febbraio 2017 si celebrerà la 4^ Giornata nazionale di prevenzione degli sprechi alimentari per conoscere e focalizzare le cause e le dinamiche degli sprechi. Prevenzione è la parola chiave della Giornata nazionale 2017, come ha evidenziato il fondatore di Last Minute Market Andrea Segrè, presidente del comitato tecnico-scientifico per il Programma nazionale di prevenzione sprechi/rifiuti del ministero dell’Ambiente.
Lo spreco migliore è quello che non si fa e la legge 166 va anche in questa direzione, prefigurando una campagna capillare di educazione alimentare con lo scopo di dimezzare gli sprechi, in Italia e in Europa, entro il 2025.
“In materia di lotta allo spreco alimentare stiamo ottenendo risultati oltre ogni nostra più rosea aspettativa – spiega il Sottosegretario al ministero dell’Ambiente Barbara Degani – le campagne di sensibilizzazione che abbiamo avviato stanno raccogliendo i loro frutti: il 45 per cento degli italiani vive lo spreco come un problema”.
Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher, di Last Minute Market/Swg: lo spreco annuale di cibo in Italia ammonta a ca 16 miliardi di euro, ovvero l’1 per cento del Pil (rilevazione basata per la prima volta su test reali). Si spreca soprattutto nelle case: circa 145 kg di cibo all’anno per famiglia, ovvero il 75 per cento dello spreco complessivo in Italia per un costo di 360 euro annui.
La 4^ Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare mira a prevenire gli sprechi insegnando a fare bene la spesa, a conservare correttamente i cibi e a mangiare quelli ancora buoni, per migliorare anche lo stato di salute dei consumatori.
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