Vino e Ristoranti

Valtènesi Doc, la nuova annata sul mercato

Già è possibile degustare la seconda annata del Valtènesi Doc, rimasto ad affinare in cantina per almeno un anno come da disciplinare. Un ritorno salutato dal grande successo riscosso al Concorso della Fiera di Puegnago, che ha premiato oltre il 90 per cento dei campioni presentati.

Il Valtènesi Doc compie un anno e arriva sul mercato con la vendemmia 2012: un ritorno particolarmente atteso, specie dopo il forte consenso riscosso all’ultima edizione del Concorso enologico nazionale dedicato all’autoctono Groppello e ospitato nei giorni scorsi dalla tradizionale Fiera di Puegnago del Garda (Bs).

 

La giuria di esperti ha infatti premiato ben 10 degli 11 campioni presentati per aver superato il punteggio di 85/100, considerato la soglia per ottenere il riconoscimento d’eccellenza.

 

“E’ un risultato estremamente importante, che incoraggia – ha affermato il presidente del Consorzio Valtènesi, Alessandro Luzzago – il lavoro che il Consorzio ha intrapreso sull’identità dei propri vini. Davvero non poteva esserci premessa migliore per il ritorno del Valtènesi a un anno dal suo debutto ufficiale”.

 

Per l’annata 2012, che come previsto dal disciplinare di produzione può essere commercializzata a partire dal primo settembre, il Valtènesi Doc, vino rosso di territorio imperniato sul vitigno Groppello, arriva sul mercato con un quantitativo potenziale di quasi mezzo milione di bottiglie, oltre che con una superficie rivendicata lievitata a 114 ettari dai 91 dell’anno precedente.

 

Segnali di crescita per una tipologia che, affiancata al Valtènesi Chiaretto, completa il profilo di una denominazione entrata in vigore nel 2011 con l’obiettivo di conferire ai vini di questa porzione della costa gardesana un’identità più definita e meglio comunicabile al mercato. Come il suo cugino rosa, anche il Valtènesi ha nel Groppello il suo asse portante: nella tipologia infatti il vitigno deve essere presente in una quota compresa tra un minimo del 50 e il 100 per cento, mentre gli altri vitigni sono quelli classici del territorio del Garda bresciano e gli internazionali sono limitati a un massimo del 10 per cento.

 

E mentre nei ristoranti e nelle enoteche si stappano i nuovi Valtènesi 2012, nei vigneti del comprensorio si attende la vendemmia, che pare destinata a partire un po’ più tardi a causa di una maturazione del frutto partita lentamente in una primavera piuttosto fredda.

 

 


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