Uno speciale evento è stato ospitato all’interno di Tecno&Food 2016, il salone professionale internazionale dedicato alle attrezzature e servizi per alberghi, ristoranti e bar e riservato agli operatori del settore.
Si tratta del primo concorso nazionale “Master Maître”, ideato e coordinato da Giulio Biasion, direttore del periodico “L’Albergo”, con la collaborazione di Re.Na.I.A. (l’Associazione che raduna i migliori Istituti alberghieri italiani), nonché delle importanti realtà associative quali FIPE, Fipe Veneto, Confcommercio e Federalberghi Veneto, e con il contributo organizzativo dalla Fiera di Padova.
La sfida si è svolta tra i giovani aspiranti Responsabili di Sala, individuati attraverso una selezione che ha coinvolto i più qualificati Istituti Alberghieri italiani (8 team in semifinale e 4 in finale). I premiati della finale si sono dimostrati tutti ragazzi estremamente preparati.
I primi tre classificati sono: l’Istituto Carlo Porta di Milano (team: Macario Nicolò, Ceccarelli Selene, Pasculli Alice), l’Istituto Stringher di Udine (team: Angelini Emanuele, Matviyiv Nazary, Bassutti Chiara), l’Istituto Scappi di Castel San Pietro Terme (Bo) (team: Piazza Andrea, Sansone Mattia, Martignani Vanessa).
Ora anche il ‘servizio di sala’ ha una sua identità ben precisa nel curriculum scolastico degli allievi nelle scuole alberghiere, e il nuovo approccio che gli organizzatori hanno voluto dare a tale ruolo è quello di aprire questa professione ai giovani sia motivandoli a proseguire su questa strada, sia rendendo il cameriere ed il maître protagonisti in un ristorante, al pari dello chef e della cucina.
Il lavoro del personale di sala deve rispondere alle richieste di una clientela sempre più informata, esigente e cosmopolita. Non meno della competenza e della professionalità, sono basilari doti relazionali e conoscenza delle lingue.
In particolare i punti esaminati per la finale del Master Maître sono stati:
• Preparazione di un tavolo
• Accoglienza del cliente: capacità relazionali e presentazione di un piatto attraverso lo storytelling (storia di un piatto e del suo territorio, abbinamento dei vini, portamento)
• Servizio di preparazione di un primo piatto
• Servizio bevande: stappatura di acqua gasata e naturale; di un vino del territorio e relativo servizio; cenni di degustazione e abbinamento cibo/vino; scelta del bicchiere adatto e dell’attrezzatura del sommelier; servizio completo del caffè espresso
• Cultura generale e lingua inglese
“Con questo evento – sottolinea Giulio Biasion – abbiamo dimostrato che anche la ‘sala’ può fare
spettacolo ed essere appetibile a livello mediatico, proprio come già succede con la cucina. Siamo certi che preparazione, professionalità e successo di un ristorante sono dati in gran parte da un buon servizio e questo il pubblico lo percepisce”.
Maura Sacher
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