A Fabrica di Roma, antico borgo della Tuscia, in provincia diViterbo, da venerdì 16 a domenica 18 settembre si svolgerà un altro popolare appuntamento legato alla tradizione: la Sagra del Fagiolo Carne.
Il fagiolo ha rappresentato per secoli la principale forma di sostentamento territoriale delle genti , e si possono trovare molte testimonianze legate alla cultura contadina locale conservate sia nell’archivio storico comunale che nell’archivio di stato di Viterbo. Tale “faciolo”, semenza autoctona nella zona, era stato inserito tra le semenze in via d’estinzione, ma è stato salvato e, grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e all’adozione di provvedimenti ad hoc, è stato riconosciuto di “prodotto tipico locale”.
Il rinomato “faciolo” è così protagonista della quarta edizione della sagra ideata dal comitato San Matteo in collaborazione con Proloco e Comune di Fabrica di Roma.
Tutti i giorni del fine settimana, alle ore 19 in poi, e domenica anche in orario di pranzo, il borgo medievale della Tuscia, nell’ampio spazio del Parco delle Vallette, accoglie in festa i visitatori con il piatto dedicato al suo legume, estremamente ricco dal punto di vista nutritivo di vitamine, proteine, amidi, fibre, zuccheri, calcio, ferro e fosforo.
Nel corso della manifestazione ne verranno esaltate le specifiche proprietà attraverso un menu popolare interamente cucinato secondo le ricette della tradizione. Sarà possibile gustare a prezzi molto popolari piatti gustosi e robusti quali l’antipasto del faciolo, gli gnocchetti co’ i facioli, facioli co’ le cotiche e co’ le sarsicce. La digeribilità è garantita dalle manciate di finocchietto fresco nella cottura del legume.
Ad allietare l’iniziativa ogni sera (e domenica a pranzo) si esibiranno formazioni musicali dal vivo.
Info anche https://www.facebook.com/sagraFagioloFabrica
La Sagra è anche una buona occasione per scoprire Fabrica di Roma, antico paese a 26 chilometri di distanza da Viterbo, che sorge a 300 metri sul livello del mare nelle vicinanze del Lago di Vico.
Al suo interno meritano una visita la Chiesa Collegiata di San Silvestro Papa, nota anche come il Duomo, risalente al XII secolo, la Chiesa di Santa Maria della Pietà, il Castello La Rocca che sorge proprio al centro del paese e il medievale Palazzo Cencelli, che ora ospita il Comune; nel suo territorio spiccano invece Falerii Novi, sito archeologico di una antica città romana e la Chiesa di Santa Maria in Falleri, senza dimenticare la via Amerina, un itinerario turistico di grande impatto storico-religioso poiché rappresentava già agli albori dell’Impero Romano una via molto trafficata che collegava gran parte del territorio falisco.
Maura Sacher
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri