Egnews sarà in giuria del food contest Pesca & Friends in occasione della festa della Pesca Regina di Londa che si svolgerà a Londa, sulla montagna fiorentina, dal 9 all’11 settembre 2016
Una cultivar antica ritrovata negli anni ’50 che ha permesso al paese di non subire quell’abbandono dei terreni a cui, invece, sono andati incontro tanti paesi.
La Toscana ha con la pesca, frutto tipico dell’estate, un rapporto che parte da lontano. Un frutto un tempo ritenuto ornamentale ma presente in zona fin dal 1500 grazie ai Medici che introdussero i “pomari” nelle ville toscane.
Attraverso un percorso antico, che unisce genti e territori, la Festa della Pesca Regina vuol essere la portavoce del ritrovato rapporto dell’uomo con la natura.
La Pesca Regina di Londa è un frutto “ritrovato”, un frutto antico che per le sue particolarità apre il dibattito sulla necessità di recuperare le varietà perdute o dimenticate.
La Pesca Regina di Londa si inserisce, quindi, in quel panorama italiano che dal 1990 ha registrato la perdita del 75% della diversità genetica delle colture agricole, secondo i dati Coldiretti del 2014. La Confederazione Italiana Agricoltori parla di un rischio che colpisce più di un quarto degli oltre 5mila prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Una perdita economica stimata in 11 miliardi di euro.
La storia della pesca Regina di Londa riparte a metà del secolo scorso quando un coltivatore di Londa, Alfredo Leoni, la portò alla ribalta del mercato fiorentino.
La pesca tardiva a polpa bianca è ancora presente sul mercato a settembre inoltrato. Una pesca per sua natura a “km zero” perché non sopporta la lunga refrigerazione e il trasporto prolungato. La varietà è resistente naturalmente a molte delle principali malattie del pesco e cresce bene tra i 100 e i 700 metri. L’Appennino toscano da subito si è presentato come zona ideale di coltivazione. Oggi dopo l’abbandono dei campi avvenuto intorno agli anni’70 gli agricoltori sono tornati ad amare questa pesca unica, che insieme ad altre varietà, è uno dei capisaldi della coltivazione della zona.
La festa si svolge a Londa il paese della montagna fiorentina che ben rappresenta il legame tra futuro e passato. Con il suo territorio ricco di storia, Londa, si collega a quei percorsi che fin da tempi remoti sono stati la via di comunicazione tra Toscana e Romagna. Londa ha deciso che questo grandissimo patrimonio culturale deve essere messo a disposizione di tutti e si impegnerà per divulgarlo nella sua interezza.
E la Romagna sarà presente con un suo frutto ritrovato il vitigno Centesimino che ha una storia simile a quella della Pesca Regina. Sarà l’azienda Poderi Morini a portare il Savignone Rosso da uve Centesimino alla Festa della Pesca Regina di Londa.
Roberta Capanni
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