Continua il mio percorso di degustazione delle novità enologiche di alcune cantine della Puglia che ho avuto modo di incontrare grazie all’iniziativa “Anteprima Degustazioni” promossa dal Movimento Turismo del vino della Puglia in occasione della 50^ edizione del Vinitaly.
La Società Cantine e Oleificio Sociale di Lizzano in provincia di Taranto fondata nel 1959 da Luigi Ruggieri, colonnello della Marina Militare. Antesignani della filiera corta, oggi una realtà cooperativa con circa 400 soci, tra le più grandi e moderne del Sud-Italia, presieduta da oltre 20 anni da Rita Macripò. Grande attenzione per i vitigni autoctoni, unica azienda che produce la Doc Lizzano. Vini assaggiati: Macchia Primitivo di Manduria 2012 grande corpo con note fruttate di prugna, gelso e sentori spezie; Manonera Primitivo di Manduria DOP 2010 frutto di un’annata eccezionale, tante note fruttate che si aprono in speziatura piacevole di noce moscata e chiodi di garofano. Tannini piacevoli, armonico ed equilibrato. Per ultimo un Passito del Salento IGP 2013, una piacevole riscoperta dell’azienda, il Moscato era quasi scomparso. Un bel bicchiere.
Franco Cannito, prima ed unica a produrre vino nel comune di Grumo Apulla, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Gli ettari di proprietà sono 40 destinati allaproduzione di alta qualità di olive, quelli vitati sono appena 4 all’interno della DOC Gioia del Colle, dal 1994 in regime biologico. 60mila bottiglie. Ci siamo soffermati sul Drumòn nella versione bianco, vitigno Fiano Minutolo, avvolgente ed intenso con note agrumate e di di te’ verde, poi pesca gialla e sambuco. In bocca il sorso è agile, asciutto e di viva freschezza con buona persistenza. 7 sono le etichette di vino prodotte.
Cantina della Bardulia, dall’antico nome di Barletta, costituita negli anni novanta, all’inizio il vino veniva venduto solo sfuso. Dalla vendemmia del 2007 l’azienda ha deciso di imbottigliare i propri prodotti divenendo così la nuova realtà vinicola del Sud. Dal 2008 partecipano al Vinitaly. 450 soci, circa 1500 ettari. 3 tipologie di Nero di Troia. Due linee di produzione Cuor di vino e la selezione con Rosso Barletta e De Nittis. Degustato il fiore all’occhiello della cantina, poche bottiglie, in produzione da tre anni: De Nittis, Nero di Troia 2010, invecchiato per 12 mesi in botti di rovere di Allier, profumo intenso, sentori di frutta matura, notevole ricchezza di corpo. Una espressione fresca quella del Rosso Barletta, fresco, equilibrato con sentori di frutti di bosco.
Piera Genta
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 15 anni offriamo una informazione libera a difesa della filiera agricola e dei piccoli produttori e non ha mai avuto fondi pubblici. La pandemia Coronavirus coinvolge anche noi. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati, in questo periodo, è semplicemente ridotta e non più in grado di sostenere le spese.
Per questo chiediamo ai lettori, speriamo, ci apprezzino, di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, può diventare Importante.
Puoi dare il tuo contributo con PayPal che trovi qui a fianco. Oppure puoi fare anche un bonifico a questo Iban IT 94E0301503200000006351299 intestato a Francesco Turri