Presentata la terza edizione della Guida a Locali e Ricette 2013, un percorso del gusto attraverso più di 90 ristoranti della Regione che valorizzano la buona tavola del territorio. L’iniziativa rientra nel progetto del Cat Confesercenti, realizzato in accordo con la Fiepet (Federazione Italiana Esercizi Pubblici aderente a Confesercenti), e ha il patrocinio della Regione, di Apt Servizi e del Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes.
“Tipico a Tavola. Emilia-Romagna, tradizioni e sapori mediterranei” è un marchio nato per valorizzare e promuovere lo sviluppo della cultura enogastronomica del territorio emiliano-romagnolo. Oggi, alla rete “Tipico a Tavola” aderiscono oltre 90 ristoratori, indicati nella terza edizione della Guida, consultabile o scaricabile sul sito www.tipicoatavola.it, anche in versione per smartphone e tablet.
“La crescita dell’adesione al marchio – ha sottolineato Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia-Romagna – dimostra il sempre maggior interesse per la cucina della tradizione e dell’ospitalità emiliano romagnola, immagine e sostanza della creatività e dell’operosità del mondo della ristorazione di una regione conosciuta ovunque per l’attenzione alla buona tavola.”
La Guida è una vetrina comoda e facilmente consultabile, prezioso strumento anche per tutti i turisti che visitano la Regione Emilia-Romagna. Nei locali indicati nella Guida, si ha la garanzia di mangiare prodotti genuini; nei menù proposti alla clientela, trovano spazio piatti (almeno tre portate) realizzati con ricette della tradizione, a volte rivisitate e innovate con creatività, preparati con prodotti del territorio, accompagnati da vini locali e serviti con la cordialità tipica dell’Emilia-Romagna.
“I dati dell’Osservatorio regionale – ha detto Maurizio Melucci assessore al Commercio e Turismo della Regione Emilia-Romagna – ci dicono che quando si va a mangiar fuori il tipo di menù, la conoscenza del locale e il buon rapporto fra qualità e prezzo sono i criteri che ispirano le scelte degli emiliano-romagnoli e le cucine ricercate sono quelle di tipo tradizionale (oltre l’80 per cento delle persone intervistate ha espresso questa indicazione). La rete del Tipico a Tavola ha il pregio di rispondere a questi requisiti, aumentando fra i consumatori la conoscenza delle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, valorizzando la tradizione e aiutando le imprese ad accrescere le proprie competenze”.
I ristoranti di “Tipico a Tavola”, sono caratterizzati da ambienti curati e attraenti, collocati in riva al mare o lungo i porti turistici della riviera; nell’entroterra, in casolari ristrutturati di campagna, collina o montagna; sulle sponde di un lago o di un fiume, o in palazzi e edifici storici delle nostre città. I menù seguono le tradizioni, la stagionalità e la reperibilità dei prodotti. Le paste sono fatte a mano e i dolci in casa. Si può scegliere tra menù a base di pesce, carne o vegetariani, e menù studiati per i bambini, per le famiglie, per occasioni particolari e di lavoro. Corsi di cucina per gli ospiti, serate di degustazioni, piccoli eventi culturali e possibilità di acquistare i prodotti del territorio, completano spesso l’offerta di questi locali.
I locali aderenti a ‘Tipico a Tavola’ hanno sottoscritto un disciplinare che li impegna nella riscoperta e valorizzazione delle ricette della tradizione e del territorio, nell’attenzione e nell’utilizzo dei prodotti del territorio, nel garantire personale competente ospitale e cordiale verso la propria clientela. Tipico a Tavola è promosso dalla Fiepet, Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici e patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, da Apt Servizi E.R. e dal Conservatoire International des Cuisines Méditerranéennes. (pr)
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